Autostrade per l’Italia ricorre contro la Commissione tributaria provinciale: ha impugnato di fronte alla commissione regionale la sentenza numero 582020 che l’aveva condannata a versare al Comune di Impruneta tutta la Tosap, ossia la tassa di occupazione di aree pubbliche, per i sovrapassi autostradali che attraversano il territorio comunale. Una decisione che comporta un lungo strascico di pagamenti alle amministrazioni che ospitano i tratti di autostrada. La causa nasce dalla richiesta, attraverso un avviso di accertamento, da parte di Impruneta alla società del pagamento della Tosap per i ponti di via Ponte a Iozzi, via Riboia e via Colleramole per un totale di circa 80mila euro di arretrati; mentre per il 2020 saranno altri 25mila euro. Autostrade aveva presentato ricorso alla commissione provinciale che lo ha però rigettato, dando ragione al Comune. Ma il ricorso in appello, che in questo caso significa rivolgersi alla commissione regionale tributaria, è – come prevedibile – arrivato. Impruneta non intende indietreggiare e ha dato nuovamente mandato all’avvocato Leonardo Renzi di tutelare i suoi interessi, come già avvenuto nella prima causa. D’altra parte la sentenza che prevede il pagamento della Tosap apre la possibilità a numerosi Comuni di rivalersi su Autostrade per l’Italia per il pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico. Solo la vicina Bagno a Ripoli, per esempio, aveva già mandato ad Autostrade una cartella da 50mila euro di Tosap per il 2017, altrettanti per il 2018 e così a seguire per gli anni successivi.
CronacaImposte sui ponti autostradali Il Comune esige i pagamenti Ma la società ricorre in appello