"Il Rinascimento e la rinascita" Omaggio all’eccellenza fiorentina

Le sfilate di Dolce e Gabbana insieme ai più grandi artigiani della città. Il sindaco: "Si riparte dopo il Covid" Ma la sinistra attacca: "Sbagliato concedere Palazzo Vecchio, la nostra storia vale molto di più"

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Un omaggio alla storia, all’arte, all’eleganza senza tempo e alla maestria dell’artigianato. Un ponte fra passato e futuro tessuto con lo stile dell’alta moda. Da oggi al via in Palazzo Vecchio ‘Il Rinascimento e la Rinascita’, la rassegna di eventi di alta sartoria, alta moda e alta gioielleria di Dolce & Gabbana. Regione, Comune, Fondazione Cr Firenze e Camera di Commercio con Pitti Immagine e Centro per Moda Italiana hanno lavorato in sinergia e la sfilata mette insieme le creazioni della maison con quelle di 38 artigiani, scelti dagli stilisti visitando le loro botteghe mentre Firenze si stava, faticosamente, riaprendo dopo il lockdown. Da oggi a venerdì Firenze sarà ancora una volta palcoscenico per la moda e l’artigianato d’eccellenza perché l’una senza l’altro (e viceversa) faticherebbero a sopravvivere. Il primo appuntamento, l’esposizione della collezione di alta gioielleria, è nel Chiostro di Santa Maria Novella.

In serata la Sfilata Alta Sartoria a Palazzo Vecchio, nel Salone del Cinquecento. Domani invece la Sfilata Alta Moda nel giardino all’italiana di Villa Bardini e venerdì uno speciale ricevimento per gli ospiti italiani e internazionali alle Cantine Antinori al Bargino. Una selezione delle creazioni degli artigiani sarà allestita nel Cortile del Michelozzo e nella Sala dei Gigli in Palazzo Vecchio e sarà aperta al pubblico dal 6 settembre al 15 ottobre. Gli eventi saranno trasmessi in streaming.

"Non è solo un evento di moda – avverte il sindaco Dario Nardella – ma della città intera basato su valori molto precisi come la creatività, l’innovazione, il coraggio e la tradizione. Si tratta del primo grande evento di moda dal vivo a livello mondiale dopo il Coronavirus". "Il sistema moda nell’area fiorentina – aggiunge il presidente della Camera di Commerio Leonardo Bassilichi – conta 7.400 imprese con oltre 43mila addetti e a fine 2019 aveva toccato i 9 miliardi di export (sui 16 miliardi di esportazioni dell’intera area) – Il fatto che una grande griffe del made in Italy riaccenda i riflettori della moda internazionale su Firenze è un segnale di ripartenza molto forte per un settore che, a una prima stima, sta registrando il 25% di perdite".

Numeri che sembrano non convincere nè la sinistra di Bundu e Palagj, nè Potere al popolo. "D&G vale più della storia di Firenze?" chiedono i due dell’opposizione per i quali l’evento è "una sfilata di lusso, esclusiva, rivendicata dal sindaco come di interesse pubblico". "Ma quanto costa alla cittadinanza e quanto lavoro crea?" s’interrogano. Ma Narella è tranchant: "Non capisco perché quando l’azienda Roberto Cavalli va via da Firenze ci stracciamo le vesti, ma quando una grande maison fa un evento nella nostra città qualcuno si irrita: non si possono volere i lavoratori della moda senza la moda".

Paola Fichera

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