di Giulio Aronica
Un seme per la pace. E’ un canto intenso e sofferto l’ultimo brano di Riccardo Azzurri, compositore e musicista fiorentino, che ha deciso di tradurre in immagini una storia d’amore ambientata nelle campagne durante la Resistenza. "Canto popolare", che dà il titolo anche all’album, diventa un cortometraggio diretto da Giancarlo Gulisano e interpretato da Sergio Forconi, Giovanni Lepri, Jamiro Ferrati, Vittoria Di Lorenzo e le comparse dell’associazione Croce di Ferro. L’anteprima verrà proiettata alla Biblioteca delle Oblate sabato 23 aprile (ore 16,30) alla presenza dell’autore, di Sergio Forconi e della vicepresidente del Consiglio Comunale, Maria Federica Giuliani.
Canto popolare: da dove nasce la canzone?
"Nel corso della mia attività di musicoterapista alla Fondazione Turati, ho incontrato una donna di 94 anni, che nel film si chiama Bianca, e mi raccontò di essersi innamorata nel 44’ di un ragazzo di 17 anni. Dopo l’occupazione nazista, il giovane si unì ai partigiani sulle montagne pistoiesi e non fece più ritorno".
Dalla musica al cinema: com’è maturato questo salto?
"La vita è un’alchimia galoppante: mio nonno Paolo è stato un pioniere del cinema muto nel 1914, l’altro era musicista autodidatta e suonava la fisarmonica. Per fortuna, ho incontrato la disponibilità di amici come Sergio Forconi e Giancarlo Gulisano, e il sostegno fondamentale di Maria Federica Giuliani che farà da trade union per portare l’iniziativa nelle scuole".
Il suo impegno contro ogni violenza viene da lontano.
"Si, ho scritto tanti testi per la pace, da Ferma la guerra ai più recenti Pace Sarà e i Violini di Auschwitz, che verranno eseguiti insieme a Canto Popolare. I Violini fu scritta per la Giornata della Memoria: è importante testimoniare la vicinanza".
L’obiettivo è sensibilizzare anche i ragazzi delle scuole?
"Mi piacerebbe organizzare una serie di appuntamenti con gli studenti, capisco le difficoltà a causa del covid, ma potrebbe essere un buon seme contro la violenza e il bullismo".