REDAZIONE FIRENZE

"Guerra e libertà le parole di oggi"

"Guerra, macerie, scelta e libertà. Sono le parole che hanno contraddistinto il nostro 2022". A fare gli onori di casa, al Teatro Boccaccio, Simona Dei, presidente del Premio, che ha così introdotto Lorenzo Cremonesi (nella foto). L’inviato di guerra di lungo corso ha ricevuto il Premio sezione Giornalismo. Arrivato a Certaldo dopo 5 mesi trascorsi in Ucraina per raccontare il conflitto in corso, ha presentato il suo libro ’Guerra Infinita. Quarant’anni di conflitti rimossi dal Medio Oriente all’Ucraina’ lavoro per il quale è stato premiato. "La passione per il Medio Oriente - ha raccontato Cremonesi - nasce da un me ragazzino. Sono sempre stato affascinato dalla storia di Israele, nonna Ester era ebrea, un personaggio che ha segnato la mia infanzia".

Come ha spiegato Walter Veltroni, presidente di giuria, il premio è stato assegnato all’unanimità "per il rigore dello sguardo di Cremonesi in una guerra. Questa è stata la straordinarietà del suo racconto. La lucidità di analisi". "Le guerre sono profondamente diverse tra loro. Segnano, cambiano, la storia accelera con loro, le situazioni sul campo mutano. Raccontarlo è incredibile", ha aggiunto Cremonesi. Tra i flash condivisi ripercorrendo le pagine del libro, il capitolo dedicato al ’68 "che ha segnato le nostre generazioni anche con la sua violenza" ha sottolineato il reporter, abituato a raccontare i fatti della Storia. "Noi siamo gli storici del presente. Mi piace chi cambia idea sulla base di ciò che vede". Tra i tanti conflitti che ha seguito, a colpire Cremonesi sono stati quelli in Israele e Libano, "la prima Intifada palestinese e poi la guerra in Iraq. Ho visto persone accoltellate per strada, bombe che mi cadevano vicino, hanno provato anche a prendermi e a Gaza fui davvero rapito brevemente. Nonostante tutto, non ho mai pensato di smettere di fare quello che faccio".

Y.C.