PIER FRANCESCO NESTI
Cronaca

Gkn, lo sciopero della fame è indigesto. Lavoratori divisi. Salta l’incontro con Giani

Gli ex Qf contestano il Collettivo: "Chiede una legge prima degli stipendi"

Gkn, lo sciopero della fame è indigesto. Lavoratori divisi. Salta l’incontro con Giani

Gkn, lo sciopero della fame è indigesto. Lavoratori divisi. Salta l’incontro con Giani

La notizia, da parte della Rsu ex Gkn, dell’inizio dello sciopero della fame; lo spostamento al 10 giugno dell’incontro in Regione con il presidente Giani; la presa di posizione dei "dipendenti attualmente in forza QF", così come si firmano. Sono questi gli elementi di spicco di una settimana che, sul fronte della vertenza, si preannuncia calda, come confermano anche le parole di Rsu e Fiom Cgil Firenze proprio sul rinvio dell’incontro: "A cinque giorni dalla richiesta di estenderlo alle organizzazioni sindacali, il presidente Giani manda una e-mail per rinviare tutto allo scopo di coinvolgere le rappresentanze sindacali. Altro non sappiamo".

Una settimana che gli operai della ex Gkn hanno definito "dell’imbarazzo" e che ha preso il via con l’assemblea di lunedì sera nei pressi del presidio a Novoli, a due passi dalla Regione, dove è stata decisa la protesta dello sciopero della fame: "Non crediamo negli atti individuali, ma nella lotta collettiva – dicono dalla Rsu -, che sia praticato da alcuni o molti, lo sciopero della fame è solo un ulteriore strumento messo in campo da questa vertenza". Da qui il richiamo all’imbarazzo: "Quello della politica, che in pieno periodo elettorale non dà risposte a una vertenza che non ha più tempo, essendo da cinque mesi senza stipendio, né ammortizzatore sociale; quello delle istituzioni, del Governo, a cui si chiede il commissariamento di QF, e della Regione, a cui invece si chiede la legge sui consorzi industriali". Tre le richieste: "Creazione di un consorzio pubblico regionale per trattare l’area e sottrarla a logiche opache; commissariare QF per pagare gli stipendi; dare vita a una vera discussione sulla reindustrializzazione".

Da parte loro, i lavoratori QF, così come si firmano, vogliono "precisare che la decisione dello sciopero della fame è stata presa da soli venti lavoratori, un settimo dei dipendenti attualmente in forza QF. E, con ogni probabilità, è stata proprio questa decisione a far saltare l’incontro di oggi nel quale avremmo ribadito che, anche in virtù della recente sentenza del Tribunale, c’è una sola richiesta urgente: stipendio subito. Ma, con dispiacere, apprendiamo che per il Collettivo la prima necessita è la legge regionale per i consorzi pubblici".