Giobbe Covatta: "Manca l’aria del teatro"

Spettacolo online al Puccini dell’attore e commediografo. Un racconto sul virus col progetto di tornare in scena. Il nuovo libro

di Sandra Nistri

Il termine ‘poliedrico’ probabilmente è addirittura riduttivo per Giobbe Covatta e la sua lunga carriera. Attore di teatro, cinema e Tv, scrittore, commediografo ma anche illustratore, attivista e, da diversi anni, ambasciatore di Amref Covatta è infatti a suo agio in più ruoli. Domani l’artista sarà protagonista della rassegna online "Musica in scena" del Teatro Puccini sui canal social del teatro alle 21 e rimarrà online fino a domenica.

Covatta ci racconta lo spettacolo che vedremo online?

"Non è un vero e proprio spettacolo, è un racconto sul virus, non sul Covid che è solo un pretesto e probabilmente potrà essere il primo di molti. Immagino che nel 2028 arriverà il Caprovid trasmesso dai mufloni e che rende ignoranti nel giro di quattordici minuti. Racconto di un mondo popolato da ignoranti e gestito da ignoranti. Sul fatto che sia surreale non credo chi sia alcun dubbio".

La speranza per gli attori è di tornare in teatro nel 2021, quali sono i suoi progetti?

"Il mio progetto è di tornare in teatro perché purtroppo temo che il pubblico, con questo lungo periodo di chiusura, si sarà abituato a una grammatica diversa, quella di Internet, a una sintassi che non sarà quella più del racconto come lo intendiamo noi e per noi. Sappiamo usare la rete ma non è il nostro linguaggio quello del parlare dentro una macchinetta da casa, non mi appartiene. Io respiro con il pubblico, accelero o decelero a seconda delle sensazioni che mi vengono restituite da chi ho davanti in sala. Amavo molto il Costanzo show, ad esempio, perché, nonostante fosse televisione, c’era un pubblico, pagante, che interagiva. L’auspicio principale è che comunque il pubblico torni a teatro".

Il suo ultimo libro, a quattro mani con sua moglie Paola Catella, uscito a novembre ha un titolo curioso, come è nato?

"Si intitola “Donna Sapiens. Il maschio è una specie animale o una specie di animale?“ ed è nato, come gli altri, da uno spettacolo che è andato in scena però una sola volta a Padova, il 21 febbraio, giorno prima della chiusura dei teatri. Di solito il libro viene pubblicato quando sono terminate le repliche dello spettacolo, questa volta, con mia moglie che cerca sempre di dare un linguaggio letterario ai testi teatrali trasformandoli in libri, abbiamo deciso di anticipare i tempi visto il lockdown. L’assunto di base è quello della superiorità della donna rispetto all’uomo, tema trattato chiaramente in maniera divertente".

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