Gallerie, superato il primo esame. Funziona il check-up di Autostrade

Ispezioni approfondite sulle strutture dei 113 tunnel della Toscana: ok il "quarto tronco" Conclusa nei tempi prestabiliti anche la fase dei controlli su ponti e viadotti della rete nazionale

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Anche in Toscana si è conclusa nei tempi prestabiliti la prima fase trimestrale di controlli e monitoraggi di ponti e viadotti su tutta la rete di Autostrade per l’Italia. E sono state ultimate anche le ispezioni previste nella Fase 1 sul 100% delle gallerie del cosiddetto 4° tronco fiorentino. Stiamo parlando di 113 tunnel passati al setaccio dai tecnici di Autostrade a tutela della sicurezza degli automobilisti. Le verifiche sono state effettuate dal consorzio di imprese specializzate composto da Bureau Veritas, Tecno Lab, Tecno-Piemonte, Proger. Inoltre prosegue l’organizzazione di ispezioni a campione effettuate dai tecnici del Dicastero sulle opere d’arte. Autostrade per l’Italia ha comunicato al Ministero delle infrastrutture che potrà recepire già entro luglio le nuove linee guida per la sicurezza e il monitoraggio di ponti e viadotti emanate dal Consiglio superiore dei lavori pubblici.

Tornando alle nostre gallerie, è attestato il buono stato di salute sul numero complessivo delle infrastrutture. Proprio con il superamento del lockdown totale, è stato possibile riprendere a pieno regime le attività di ispezione nei tunnel toscani. In accordo con gli enti locali, sono state individuate viabilità alternative, attivate nel caso in cui sia stato necessario prolungare oltre i termini previsti la chiusura di una galleria. Il piano dei controlli di sicurezza è stato avviato da Aspi a gennaio ed è basato sui più avanzati standard internazionali (Linee Guida del "Cetu", Centre d’Etudes Des Tunnels del governo francese, impiegate per la sorveglianza del Traforo del Monte Bianco). Le metodologie di sorveglianza sono state messe a punto grazie alla collaborazione con il Mit ed è in corso un confronto tecnico per valutarne l’eventuale adozione come standard ufficiale per tutto il comparto. Sono stati usate speciali piattaforme per esaminare lo stato del calcestruzzo, verificare le canaline e l’ancoraggio degli impianti (come ventilatori, telecamere, portacavi). La seconda fase prevede ulteriori controlli, con l’ausilio di tecnologie avanzate, per restituire un assessment approfondito dello stato dell’infrastruttura: a seguito dello smontaggio delle canaline e del lavaggio della calotta, sono state effettuate analisi tramite georadar e laserscanner e con altri metodi, tra cui i carotaggi in profondità.

Diego Casali

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