Ha svaligiato decine di abitazioni: preso il topo d'appartamento

In casa sua diversi monili in oro, cellulari, chiavi di auto e arnesi da scasso

La refurtiva sequestrata dai poliziotti

La refurtiva sequestrata dai poliziotti

Firenze, 23 agosto 2019 - In casa sua sono stati trovati anelli, bracciali, collanine e cellulari a non finire. E anche arnesi da scasso oltre che strumenti per il riconoscimento dell’oro. Oggetti che, molto probabilmente, provengono dalle case dei vacanzieri via per le ferie. La notte tra giovedì e venerdì, in seguito a una segnalazione di un’auto sospetta, la polizia di stato è entrata a casa del ladrone e ha sequestrato numerosi strumenti da effrazione e sottoposto a fermo di indiziato di delitto un cittadino albanese di 26 anni.

Secondo quanto ricostruito, l’operazione è cominciata intorno alle 1.30 proprio quando un passante ha segnalato al 113 un’autovettura ferma nei pressi di via Bardelli dalla quale erano scesi due ragazzi sospetti. La volante del Commissariato San Giovanni ha successivamente rintracciato la macchina parcheggiata nella vicina via Burci con il motore ancora caldo. La sala operativa quindi ha immediatamente predisposto un servizio di vigilanza in tutta la zona, coordinando le volanti della Questura di Firenze, al fine di scongiurare eventuali furti in appartamento. Due pattuglie hanno battuto l’intero quartiere, anche a piedi, fino alle 4 del mattino, quando hanno notato la porta d’ingresso di un’abitazione in via Bardelli aperta e la luce all’interno accesa. Appena gli agenti si sono avvicinati, un 26enne albanese, sorpreso, ha chiesto spiegazioni dell’inaspettata visita.

Non hanno fatto in tempo a identificarlo, che hanno notato a terra, sotto il tavolo della cucina, un paio di guanti e una tenaglia. Gli uomini in divisa allora hanno perlustrato l’appartamento e in pochi attimi sono saltati fuori una serie di strumenti da effrazione: cacciaviti, torce, guanti, una tenaglia a pompa idraulica, ricetrasmittenti e perfino dei tester per il riconoscimento dell’oro. In una busta termosaldata i poliziotti hanno poi scoperto numerosi monili in oro, anelli, bracciali e catenine per un totale di circa cinquanta di pezzi, e diversi telefoni cellulari, il tutto di sospetta provenienza.

Gli agenti hanno anche recuperato le chiavi dell’auto parcheggiata, all’interno della quale sono stati rinvenuti e sequestrati ulteriori strumenti da effrazione, ovvero un flessibile con relativi dischi, piedi di porco, cacciaviti e occhiali da saldatore. L’uomo al momento si trova al carcere di Sollicciano in quanto gravemente indiziato del reato di ricettazione. La polizia è ora a lavoro per identificare gli eventuali legittimi proprietari degli oggetti sequestrati.

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