Fumata nera all’incontro sulla Tav Ora la fine dei lavori slitta al 2028

Giani e Nardella "Basta rinvii, ci rivolgeremo al governo". Ferrovie: "Ritardi legati ai costi lievitati"

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di Paola Fichera

Una fumata nera, anzi nerissima. L’incontro fra i vertici delle Ferrovie, il governatore Giani e il sindaco Nardella per chiarire la polemica sui ritardi per il cantiere della Tav non è andato bene. Di fatto è stato confermato lo slittamento di un anno (dal 2027 al 2028) per la conclusione del doppio tunnel sotterraneo e quella che si annuncia è una battaglia all’ultima scadenza da parte delle istituzioni per cercare di limitare i danni.

"Ci è stato presentato un quadro di sviluppo dei lavori – ha spiegato il presidente della Regione Giani – con un cronoprogramma che porta al 2028 la fine del cantiere per il sottopasso e la successiva entrata in funzione delle linee dell’Alta velocità. Un ritardo rispetto a quanto fino ad ora presentato. Rfi ha comunicato che è necessario bandire una gara d’appalto da pubblicare il 10 agosto, l’inizio reale dei lavori del tunnel è solo nell’aprile prossimo, con slittamento di scadenze rispetto a quanto c’era stato presentato. A settembre di quest’anno si doveva partire con la fresa". "Abbiamo sollecitato una maggiore considerazione dell’importanza del nodo di Firenze ripromettendoci – ha aggiunto – di sollecitare il Governo per un’opera che non interessa solo Firenze e la Toscana ma che è strategica per il destino dell’Alta velocità nella tratta più importante, che è la dorsale centrale da Roma a Milano. Oggi, del mancato utilizzo del tratto ferroviario sotterraneo, ne risente tutto il sistema del rapporto pendolare e regionale per il quale la Regione paga a Trenitalia più di 300 milioni l’anno di contratto di servizio. Sono sempre più numerosi i treni in alta velocità che vanno direttamente da Roma a Milano o che si fermano solo a Bologna".

"Ci aspettiamo di più sui tempi di realizzazione dell’opera – ha detto il sindaco Nardella – e sono ancora insufficienti le rassicurazioni sulla realizzazione del people mover tra la stazione Foster e Santa Maria Novella". Resta infatti da sciogliere il dubbio sulle scadenze: il people moverdovrà essere realizzato entro il 2026? Due anni prima del suo effettivo utilizzo?

Ma Nardella va oltre: "Ci aspettiamo anche che arrivino il prima possibile alla città i 60 milioni di euro che mancano dei 90 previsti nella convenzione tra Comune e Rfi firmata nel 2011, che servono per realizzare le opere correlate al sottoattraversamento. Vigileremo con attenzione, anche perché da maggio i lavori sul cantiere della stazione Foster sono sostanzialmente interrotti e devono riprendere quantomeno per la manutenzione straordinaria del cantiere per evitare ammaloramenti e ulteriori spese".

Ferrovie però ieri mattina ha illustrato le motivazioni che hanno condotto allo slittamento dell’avvio dei lavori e le decisioni assunte da Rfi per iniziarli nel minor tempo possibile. L’obiettivo è quello di poter riassorbire questo ritardo iniziale durante l’esecuzione dei lavori e la successiva messa in esercizio delle nuove infrastrutture, tunnel e stazione Av. "Purtroppo – è stato spiegato – all’origine dello slittamento ci sono state cause di forza maggiore come l’imprevedibile e consistente aumento dei prezzi delle materie prime e dell’energia. Questo ha imposto una completa revisione delle tariffe dei bandi di gara per gli appalti in opere pubbliche, anche quelle incluse nel Pnrr, e una loro riprogrammazione dopo l’intervento del Governo con il DL Aiuti".

Il punto fermo da parte del Gruppo Fs con Rfi è "la convinzione sulla strategicità dell’opera, da cui trarranno vantaggio sia i treni dell’Alta Velocità sia, e ancor più, quelli regionali e metropolitani con effetti positivi sia sulla regolarità del servizio sia sul suo eventuale potenziamento, in termini di frequenza e numero di corse".

Entro il 10 agosto – è la rassicurazione – "sarà pubblicato il bando di gara relativo all’appalto, da oltre un miliardo e cento milioni di euro, per il passante e la Stazione Av di Firenze, con l’obiettivo di procedere alla consegna dei lavori all’impresa aggiudicataria entro il 2022".

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