Franchi, strada per gli Europei. Audizione dei tecnici a Roma

Incontro con il ministro Abodi per fare il punto sul restyling dello stadio. I tempi stringono, la decisione se giocare a Firenze arriverà nel 2026. .

Franchi, strada per gli Europei. Audizione dei tecnici a Roma

Franchi, strada per gli Europei. Audizione dei tecnici a Roma

Uno dei passi per la strada al futuro del Franchi è stato mosso ieri a Roma. È qui che i tecnici di Palazzo Vecchio sono stati ascoltati in audizione dal ministro per lo Sport, Andrea Abodi. L’obiettivo: acquisire da parte del ministero tutti gli elementi utili a comprendere lo stato dell’arte del progetto di restyling del Franchi. Il tutto in vista degli Europei che l’Italia organizzerà con la Turchia nel 2032. Palazzo Vecchio fa sapere che i tecnici del Comune hanno confermato che non risultano da risolvere aspetti tecnici e procedurali, avendo già il progetto tutte le autorizzazioni già acquisite e i lavori consegnati. In più hanno sottolineato come in soli tre anni si è passati dall’idea all’inizio dei lavori di restyling. Ma i tempi stringono. La decisione su quali saranno gli altri due stadi, oltre a Roma, Milano e Torino, che ospiteranno la maxi competizione europea dovrà arrivare entro il 2026. Questo significa che, per quella data almeno i lavori per il nuovo Franchi dovranno essere a buon punto. Dipenderà tutto dal calendario dei lavori e da quale sarà l’avanzamento. Roma ha infatti concesso la proroga a Palazzo Vecchio, con la possibilità di terminare entro il 2028.

L’interrogativo più grande al momento resta quello sui 55 milioni di fondi per i Piani urbani integrati riassegnati dal governo a ’coprire’ il precedente definanziamento dei fondi Pnrr deciso da Bruxelles. Le risorse che fanno parte del tesoretto da 157 milioni di euro per la Metrocittà confermato da Roma, consentiranno a Firenze uno ’splitting’ dei fondi: finanziare con 55 milioni altre opere o progetti oggi in rampa di lancio a Firenze e destinati a periferie, urbanizzazione, rigenerazione urbana e verde pubblico. E dirottare risorse proprie sul Franchi. A patto che entro breve Palazzo Vecchio riesca a individuare i progetti già

finanziati o da finanziare dai quali drenare le risorse per spostarle sul Franchi.

Nei mesi scorsi dal Comune sono partite quattro proposte che potrebbero consentire lo storno dei fondi. Fra queste c’è un lungo elenco di opere per un totale di almeno 160 milioni, finanziate dal Comune con mutui: scuole, impianti sportivi, parchi e biblioteche. Ma anche tutti i progetti riguardanti la sostenibilità esclusi dopo l’ultima revisione del Pnrr.

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro