Forteto, la Cassazione: legittima la pena di 14 anni e dieci mesi per Fiesoli

Depositata la sentenza. La Cassazione spiega perché, il 6 novembre scorso, confermò la pena complessiva inflitta a Fiesoli - e quella a Daniela Tardani (condannata a 6 anni e 4 mesi) altra imputata nel processo - dai giudici fiorentini in appello-bis

Rodolfo Fiesoli

Rodolfo Fiesoli

Firenze, 25 giugno 2020 - E' legittima la pena severa - 14 anni e 10 mesi - inflitta dalla Corte d'appello di Firenze, in sede di rinvio, a Rodolfo Fiesoli, l'ex 'guru' della comunita' 'Forteto' condannato per abusi su minorenni e maltrattamenti. Nella sentenza depositata oggi, la quarta sezione penale della Cassazione spiega perché, il 6 novembre scorso, confermò la pena complessiva inflitta a Fiesoli - e quella a Daniela Tardani (condannata a 6 anni e 4 mesi) altra imputata nel processo - dai giudici fiorentini che, in appello-bis, avevano ricalcolato l'entità della condanna dopo una prima pronuncia della Suprema Corte.

Nella loro sentenza, i giudici di piazza Cavour mettono in evidenza il "grado di autorevolezza esercitata da Fiesoli" e la "particolare gravità" di "abuso della propria autorita'", ritenendo dunque "adeguato" il trattamento sanzionatorio. Inoltre, ripercorrendo i vari episodi al centro del processo, la Cassazione sottolinea la "lunga durata dei maltrattamenti", nonché la "pluralità delle condotte illecite di soggezione psicologica e morale perpetrate" da Fiesoli, che "per la sua posizione di 'capo spirituale' della comunita' - osserva la Corte - ha dettato le regole comportamentali inducendo gli altri membri adulti della stessa ad uniformarvisi, pena l'allontanamento, e a concorrere con lui nella consumazione di tali delitti".

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