EMANUELE BALDI
Cronaca

Eike bacchetta: basta tagli di alberi: "I miei Uffizi diffusi? Modello per tutti"

Il leader dell’opposizione Schmidt torna in consiglio e attacca: "Città sporca e pericolosa, è peggiorata". Su Sangiuliano: "Ha lavorato bene per la Toscana. Giuli? Lo conosco e lo stimo, ama Gramsci come me".

Eike bacchetta: basta tagli di alberi: "I miei Uffizi diffusi? Modello per tutti"

L’ex direttore degli Uffizi Eike Schmidt

"Come sta Firenze tre mesi dopo il voto? Peggio di prima". Caustico e sornione, il frontman dell’opposizione Eike Schmidt esce dalla seduta del Consiglio di Palazzo Vecchio ("Io le ho fatte già tutte e quattro eh, la sindaca oggi non c’era...") e, con le zanzare in ritirata assieme a Caronte, provvede a piazzare la prima puntura dell’autunno.

Direttore, si riparte.

"Già, con i soliti problemi. Di ritorno l’altra sera da Napoli, dove le cose stanno migliorando, sono arrivato alla stazione e ho trovato una fila infinita di turisti perché non c’erano taxi".

Si è messo ad aspettare?

"Ma no, amo girare per Firenze e sono tornato a casa a piedi. Tra l’altro era già tardi e in barba all’ordinanza c’erano un sacco di minimarket aperti, nonostante la passerella dell’assessore Giorgio...".

Via Palazzuolo, dove lei ha fatto diverse tappe in campagna elettorale, è tornata tristemente agli onori delle cronache.

"Con un fatto tragico ma purtroppo prevedibile. Senza una presenza continua delle forze dell’ordine lì le cose andranno sempre a peggiorare. È una periferia nel cuore della città".

Come si inverte la rotta?

"Intanto riaprendo il cinema Fulgor e seguendo esempi virtuosi come il teatro della compagnia. Oltre ai film ci sono dibattiti, arte culinaria...".

Lei si è battuto molto per il verde. Sono tornate di attualità le polemiche sugli abbattimenti.

"In un mese credo siano stati già abbattuti oltre settanta alberi tra lungarni e viale Redi. Assurdo: oltre al danno estetico c’è quello per la salute dei cittadini. So che per la tramvia ne verranno giù più di mille. Sono molto preoccupato anche perché il Comune dice che il saldo con le nuove piantumazioni sarà positivo, ma non puoi fare questo ragionamento se li togli dalla città e li metti nei parcheggi scambiatori fuori. Oltretutto alberelli che faranno ombra fra 50 anni".

Tiene banco il tema dello Ius Scholae. Il suo parere?

"Molto favorevole, è la via regina per la cittadinanza perché diversa dai metodi che si basano sulla casualità dello Ius soli. Magari con un’idoneità all’inizio percorso che si conclude solo con la maturità, introducendo così un criterio del merito".

Si dice che la politica inizi a piacerle davvero.

"Durante la campagna elettorale ho capito che ci sono problemi da affrontare costantemente. E io voglio essere la spina nel fianco della maggioranza. Per aiutare i fiorentini".

Mica avrà fatto un pensierino anche alle regionali?

"Fino al ’29 sono consigliere comunale e fino al ’32 come direttore posso rimanere a Napoli".

Dove sta bene. O no?

"Nel 2015 feci il concorso sia per gli Uffizi che per Capodimonte. Posso dire di aver realizzato due sogni nella mia vita".

Capitolo Sangiuliano. Secondo molti il ministro era il suo principale sponsor.

"Ho sempre avuto ottimi rapporti con i Ministri della cultura. Quando arrivai agli Uffizi vinsi un bando internazionale con Franceschini ministro. Poi fui rinnovato e quando partecipai al concorso per Napoli molti scrissero che tra me e Sangiuliano non correva buon sangue. Ad ogni modo credo che lui abbia fatto molto per la Toscana credendo nel progetto degli Uffizi diffusi. All’evento ’Manifesta’ di Barcellona il decentramento è il filo conduttore. Significa che siamo diventati un modello. Pensi alla villa dell’Ambrogiana".

E il nuovo ministro Giuli?

"Lo conosco e lo stimo. Presto ci sarà modo di confrontarsi. Ho molto apprezzato il suo libro su Gramsci citandolo in campagna elettorale".