REDAZIONE FIRENZE

Ecco il nuovo consiglio metropolitano: "Meno traffico e altri 35mila alberi"

Nasce il nuovo Consiglio metropolitano di Firenze, guidato da Sara Funaro. Priorità: trasporto pubblico, verde, scuola e sinergia tra territori per il successo dei progetti.

Sinergia tra città e lavoro

di squadra. Nella Città metropolitana di Firenze

è nato il nuovo Consiglio metropolitano, che sarà guidato dalla sindaca di Firenze Sara Funaro. Il ruolo

di vice è andato al sindaco di Empoli Alessio Mantellassi che avrà deleghe di peso come bilancio e personale. Funaro invece ha scelto di tenersi

le deleghe su pianificazione strategica metropolitana, relazioni internazionali, rapporti con le istituzioni europee, istituzioni e fondazioni culturali. La nuova macchina amministrativa potrà contare su tre big provenienti da Palazzo Vecchio: Giacomo Parenti è il nuovo direttore generale, Alfredo Esposito ricopre il ruolo di capo di gabinetto e l’ex vicesindaca

di Firenze Alessia Bettini

è a capo della segreteria.

A livello di capogruppi non ci sono clamorose sorprese: quello del Pd è Nicola Armentano, ‘Per il cambiamento’ è guidato

da Alessandro Scipioni

e ‘Territori al centro’ da Francesco Casini. Andrea Tagliaferri è stato scelto come capogruppo di ‘Territori beni comuni’, Diana Kapo invece avrà il compito di guidare da capogruppo ‘Uniti per la città metropolitana’. Per il mandato 2024-2029 della Città metropolitana ci sono in testa oltre ‘50 progetti bandiera’, diffusi su tutto il territorio.

Le priorità di mandato: più trasporto pubblico per diminuire il traffico, strade migliori, più verde (35mila nuovi alberi), supporti ai cittadini fragili. Tanta attenzione sulla scuola: nel mandato il completamento

del nuovo polo scolastico degli istituti Meucci e Galilei per un investimento di circa 72 milioni di euro. "Nel futuro – ha sottolineato Funaro – considerando anche i fondi limitati, riuscire a fare pienamente squadra tra territori, coordinare obiettivi, programmi e infrastrutture

può essere il reale elemento

di successo nella realizzazione di buone opere".

Niccolò Gramigni