Coppia uccisa in casa a Impruneta, colpiti a letto con più coltellate / FOTO / VIDEO

Il delitto è avvenuto in via Longo. Fermato il figlio 43enne

La scientifica dei carabinieri entra nell'appartamento (Fotocronache Germogli)

La scientifica dei carabinieri entra nell'appartamento (Fotocronache Germogli)

Impruneta (Firenze), 30 giugno 2018 - Sono concentrai su Dario Capecchi, 43 anni, i sospetti degli inquirenti per il duplice omicidio che si è consumato nella notte tra venerdì e sabato in un'abitazione di una palazzina popolare in via Longo, a Impruneta ( Firenze). Le vittime sono il padre di Dario, Osvaldo Capecchi, pensionato 68enne, ex dipendente dell'Ataf, l'azienda di trasporto pubblico fiorentino, e la compagna Patrizia Manetti, 69 anni, alla quale Capecchi si era legato dopo essere rimasto vedovo.

Il 43enne, con problemi psichiatrici, viveva con la coppia di pensionati nell'appartamento in via Longo e da qualche mese lavorava in un'azienda del cotto dell'Impruneta: sembra che da alcuni giorni avesse interrotto la terapia farmacologica a cui era sottoposto per la sua patologia. A scoprire i due cadaveri e a dare l'allarme è stato un altro figlio di Osvaldo Capecchi, che non riuscendo a contattare il padre è andato nell'abitazione della coppia. Sul posto sono arrivati i carabinieri e subito sono iniziate le ricerche di Dario Capecchi, Il 43enne era irreperibile e mancava anche l'auto di famiglia, una fiat Panda vecchio modello.

Intanto, sul posto è arrivato il sostituto procuratore di Firenze Massimo Lastrucci e nell'appartamento di via Longo sono iniziati i rilievi della scientifica dei carabinieri. Da una prima ricostruzione i due sarebbero stati aggrediti mentre erano a letto - anche se poi le salme sono state rinvenute sul pavimento, quella della donna nella stessa camera, l'uomo nell'ingresso - e sarebbero stati raggiunti da più colpi inferti con un'arma da taglio, si pensa a un coltello che al momento non è stato ritrovato.

L'omicidio viene fatto risalire dal medico legale tra l'una e le due della notte scorsa. Vicini di casa avrebbero raccontato ai carabinieri di aver sentito in quel lasso di tempo una lite all'interno dell'appartamento. Le forze dell'ordine hanno esteso le ricerche a tutto il territorio della provincia di Firenze. Nel primo pomeriggio la svolta: l'auto della famiglia Capechi è stata individuata abbandonata sulla corsia di emergenza dell'autostrada A1 in direzione nord, nel territorio del comune di Calenzano.

I carabinieri si sono avvicinati alla vettura e hanno constatato che le chiavi erano ancora inserite nel quadro di accensione. I militari hanno scavalcato il guardrail e in poco tempo hanno individuato il fuggitivo nei campi che costeggiano l'autostrada. Dario Capecchi era in stato confusionale e non ha opposto resistenza quando i carabinieri lo hanno fermato. Il 43enne è stato portato a Firenze, nella caserma del comando provinciale dei carabinieri dove in queste ore viene interrogato dagli investigatori e sottoposto ad accertamenti per stabilire se effettivamente abbia avuto una responsabilità nel duplice delitto.

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