Due casi di Dengue, sale la paura: "Ora una mappa dei luoghi a rischio"

Implementata anche un’opera di disinfestazione su larga scala. Ignesti: "Uffici al lavoro per i trattamenti"

Due casi di Dengue, sale la paura: "Ora una mappa dei luoghi a rischio"

Due casi di Dengue, sale la paura: "Ora una mappa dei luoghi a rischio"

Nel comune di Scarperia e San Piero è caccia grossa alle zanzare tigre. Come possibile veicolo di una temibile malattia tropicale, la dengue. L’allarme è stato dato dall’Azienda Usl Toscana Centro – Dipartimento della prevenzione di Firenze che ha segnalato due casi di virus dengue "in soggetti che hanno soggiornato e/o lavorato nel territorio del Comune di Scarperia e San Piero". L’azienda sanitaria non ha precisato né le età e il sesso dei colpiti: si tratta comunque di due persone mugellane di ritorno da viaggi in Paesi tropicali, dove questa malattia è diffusa. Così la stessa Ausl ha individuato, con un raggio ampio, le zone di frequentazione di questi due soggetti ai quali è stata riscontrata la dengue. E poiché uno dei principali veicoli di trasmissione della malattia è la puntura di insetti, e in particolare della zanzara tigre, la prima azione attuata è stata un’opera di disinfestazione in larga scala. Anche perché ormai da diversi anni pure il Mugello è terra dove la zanzara tigre è sempre più presente e fastidiosa. Peraltro da un paio di anni, per una normativa regionale, sono vietati anche tutti i trattamenti "adulticidi" ovvero le disinfestazioni mirate ad uccidere gli insetti adulti, al fine di evitare che si sterminino anche le api.

E quindi le "tigre", si stanno moltiplicando. A Scarperia e San Piero però l’emergenza dengue ha consentito una disinfestazione drastica. "Non abbiamo notizie sulle persone colpite – dice il sindaco di Scarperia e San Piero Federico Ignesti -. Gli uffici comunali, su disposizione dell’Usl, hanno provveduto all’emissione dell’ordinanza e ad effettuare i trattamenti richiesti dalla stessa Usl".

In paese non si è diffusa particolare preoccupazione per il rischio di dengue, e molti, vedendo gli interventi di disinfestazione hanno pensato si trattasse di quelli annuali, che in passato i comuni facevano di routine con l’arrivo della stagione calda. Le zone dove si sono concentrati i trattamenti antizanzare, anche per "ridurre ulteriormente il remoto rischio di innesco di una trasmissione autoctona di arbovirosi" comprendono aree pubbliche stradali e verdi, ma anche molte aree private con pertinenze esterne, cortili, giardini e terrazze. Per questo si è bussato alle porte dei cittadini per fare trattamenti adulticidi e larvicidi nelle loro proprietà. A Scarperia gli interventi riguardano via Papa Giovanni XXIII, via di Rosine, via La Pira, via Don Milani, via Jacopo D’Angelo. E si sono usati insetticidi nelle caditoie stradali e pozzetti nella zona industriale di Pianvallico, e anche a San Piero a Sieve, nell’area compresa tra via della Stazione e via Provinciale, compresa la sponda del torrente Carza e via Don Minzoni.

L’ordinanza impone a tutti i residenti interessati, durante i trattamenti, di restare in casa con porte e finestre ben chiuse. Vanno tenuti al chiuso anche gli animali domestici proteggendo i loro ricoveri e le loro ciotole con teli di plastica. E si ordina di non consumare per 15 giorni frutta e verdura eventualmente irrorata con i prodotti insetticidi. Infine si ordina di lavare mobili, suppellettili e giochi per bambini lasciati all’aperto, usando guanti, acqua e sapone.

Paolo Guidotti