
A destra, Antonietta con la figlia Carmen nell’appartamento di via Santa Maria
Firenze, 27 settembre 2023 – Antonietta Caltieri, 68 anni, e la madre Carmela, che di anni ne ha 96, dopo esser state sfrattate dalla casa di via Santa Maria (in Oltrarno) in cui hanno vissuto per più di mezzo secolo, finalmente sono riuscite a trovare una sistemazione. Dopo aver tribolato per un paio di mesi finalmente la scorsa settimana è arrivata la buona notizia da parte dell’Opera Pia di via Mannelli che, in San Frediano (e più precisamente in via Monte Oliveto) ha una serie di case per gli indigenti. Ad Antonietta e Carmela – cacciate dalla loro abitazione che dovrebbe essere trasformata in un B&B, l’ennesimo del rione – è stato assegnato un grande bilocale. Ma purtroppo alla donna è giunta una lettera da parte dell’ex proprietario di casa in cui le viene chiesto un risarcimento di 7mila euro per mancato guadagno perché in attesa che venisse eseguito lo sfratto sono passati dei mesi e il padrone dell’abitazione non ha potuto nè vendere nè affittare ad altri quel sottoscala di via Santa Maria.
"Tutto ha inizio nel 2019 – raccontava Antonietta lo scorso giugno, quando l’ufficiale giudiziario ha provato a notificarle il provvedimento trovando però decine di residenti a fare muro –, quando il nostro contratto di locazione è scaduto e la vecchia proprietà, senza mai avvisarci, ha venduto l’appartamento". Il proprietario subentrato, come detto, pare avesse nuovi progetti in mente per l’immobile, che però non prevedevano l’erogazione di un nuovo contratto di locazione per le due donne: "Non ha mai visitato l’appartamento, non l’abbiamo mai visto – aggiunge –. Ci ha notificato fin da subito che dovevamo lasciare l’appartamento, in quanto il suo obiettivo era ed è quello di trasformarlo in un bed & breakfast. Sarebbe il terzo presente in questo stabile".
Alla fine, però, Antonietta e Carmela hanno dovuto cedere e dopo aver passato un paio di mesi a casa di figlia e nipote sono riuscite a trovare grazie all’Opera Pia una soluzione. "Ed anche se la casa è un po’ più piccolina siamo felicissime", dice la 68enne a cui però è caduta sulla testa la tegola della richiesta di risarcimento danni che non sa come onorare visto che quello che guadagna le basta appena per pagare affitto, bollette e spese. Ma i residenti e i comitati di quartiere non demordono e si sicono pronti "a sostenere le due donne, anche mettendo a loro disposizione un avvocato".