Renzi, ecco il suo documentario su Firenze: "Un azzardo e un sogno"

Presentato il video che andrà in onda su "Nove" sabato 15 dicembre. "Oggi non mi occupo del chiacchiericcio politico quotidiano, parliamo di bellezza"

UN momento della presentazione del documentario di Matteo Renzi

UN momento della presentazione del documentario di Matteo Renzi

Firenze, 13 dicembre 2018 - Matteo Renzi ha presentato alla stampa il suo documentario 'Firenze secondo me' che andrà in onda sabato 15 dicembre in prima serata su 'Nove'. «Oggi non mi occupo del congresso del Pd e del chiacchiericcio politico quotidiano, parliamo di bellezza», ha detto Renzi nel corso della presentazione.

«Tentare di raccontare Firenze in modo innovativo e diverso non è semplice, è un azzardo, ma è un azzardo che per me era un sogno», ha sottolineato Renzi, promettendo una Firenze «non da cartolina», ma una Firenze secondo «la mia visione della città, e come tale parziale, anche perché nessuno può aver uno sguardo universale su Firenze».

Renzi ha aggiunto che «trovare qualcuno che accettasse questa sfida non era la cosa più semplice, e in particolar modo nel mondo televisivo. È naturale che il giorno dopo in cui hai perso il potere è più difficile trovare delle persone che ti prestano ascolto, che ti dedicano attenzione. E mi ha molto colpito che vi fosse qualcuno che, negli anni di Palazzo Chigi, pur conoscendoci, non mi aveva mai telefonato, ci siamo scambiati qualche sms ogni tanto, e che dopo nel momento in cui invece io ho lasciato il potere mi ha detto 'Guarda, questo progetto è talmente pazzo che piace anche a me, e lo facciamo insieme'. Per questo vorrei ringraziare Lucio Presta dal profondo del cuore per avere accettato questa questa pazzia»

Ai giornalisti che gli ponevano domande di politica nazionale, l'ex segretario del Pd ed ex presidente del Consiglio, ha risposto continuando a parlare della città e del documentario, con qualche riferimento alla sua esperienza di premier. «Quando facevo il capo del governo mi prendevano in giro su Firenze, era tutto un 'ci vediamo a Firenze', e in più di una circostanza è stata sede di incontri internazionali, qual è secondo me sua vocazione e suo destino. La discussione di oggi sul Pd, sul centrosinistra e su tutto il resto non ha ragione d'essere».

«Qui parliamo di bellezza - ha affermato ancora Renzi - quando entri in un museo, questo ti interpella, ti interroga. È il significato profondo della bellezza. Non è un caso che il documentario parta da Palazzo Pitti e si concluda a Palazzo Pitti, dove Dostoevskij scrisse la frase 'la bellezza salverà il mondò. Messaggio di natura culturale e di politica con la P maiuscola».

«Abbiamo mostrato la 'Piagnona', la campana che i fiorentini decisero di prendere a frustate quando fu ucciso Savonarola: da qui abbiamo parlato di che fine fanno coloro che investono sul populismo ante litteram, di questo si parlerà», ha detto Renzi.

 

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