
Danni alla lapide delle vittime del Mostro Trovato spaccato il cippo agli Scopeti
Perché? Perché qualcuno ha nuovamente danneggiato – rompendola e spaccandola in più punti – la lapide posata il 4 settembre 2020 in memoria di Nadine Jeanine Giselle Mauriot e Jean Michel Kraveicvhvili, vittime nel settembre ’85 dell’ultimo duplice omicidio del Mostro di Firenze della calibro 22?
Perché? Non c’è risposta. Nemmeno in via ipotetica. Come del resto non ci furono risposte, almeno a livello ’ufficiale, circa il ritrovamento di un rilevatore gps dietro al cippo che ricorda le due vittime del delitto di Montespertoli.
La scoperta del nuovo atto vandalico – per ora è classificato così, senza rilievi esoterici o presunti, cosiddetti tali – ieri pomeriggio nella piazzola Scopeti a San Casciano in Val di Pesa.
Qualcuno ha avvisato i Carabinieri della Stazione che non hanno potuto fare altro che constatare il danneggiamento, avvenuto in data imprecisata. Indaga l’Arma di Scandicci.
Ancora uno sfregio alle vittime dopo quello senalato verso la fine di ottobre del 2020 quando la lapide apposta un mese prima venne divelta e gettata nella macchia circostante.
"A Nadine e Jean Michel che non ci sono più, alla giustizia che non è mai stata fatta" la frase fatta incidere sul marmo da un gruppo follower di Francesco Cappelletti, autore de libro ’Delitto degli Scopeti , giustizia mancata’.
Intanto a livello giudiziario è stata issata l’udienza per la opposizione all’archiviazione – avanzata da Anne Lanciotti, figlia di Nadine Mauriot, tramite l’avvocato Vieri Adriani – dell’inchiesta sulla cartuccia trovata nell’orto di Pacciani durante la maxi perquisizione della Sam. Procedimento scritto a carico di ignoti.
L’udienza in camera di cvonsiglio è stata fissata per il 6 giugno prossimo davanti al giudice Silvia Romeo "rilevato che l’opposizione in discorso possa essere ritenuta ammissibile, poiché contiene sufficiente speciificazione circa l’oggetto dell’investigazione suppletiva prospettata e dei mezzi di prova relativi".
g.sp.