Da Novoli alla stazione E’ caccia al terrorista

Pesta un agente di guardia e fugge a bordo di un tram. L’uomo potrebbe aver avuto. l’aiuto di qualche connazionale

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Clamorosa evasione ieri verso le 14 dal tribunale di viale Guidoni, di un tunisino arrestato a luglio a Firenze per terrorismo e accusato di un tentato omicidio in Germania.

Abidi Aymen, 25 anni, è scappato dopo aver picchiato in faccia un agente della polizia penitenziaria, in circostanze ancora da chiarire e che hanno comunque dell’incredibile. Abidi era stato portato al ‘Palazzaccio’ per una udienza, ammanettato. Si è sottratto al controllo dei suoi custodi ed è riuscito ad eclissarsi. Le manette strette ai suoi polsi sono state recuperate dalla polizia non appena si è diffusa via radio a tutte le forze dell’ordine l’avviso di ricerca. Agenti della Questura le avrebbero trovate a bordo della tramvia, linea T2, fermata della Stazione, su un convoglio proveniente da Aeroporto.

Mobilitazione generale alla caccia dell’evaso, allertata anche la Polfer. Il tunisino è stato cercato alla Stazione Santa Maria Novella, nel sottopasso, nei retrobottega di alcuni negozi di via Palazzuolo, dove la presenza ‘stanziale’ di molti connazionali del giovane arabo, o comunque di altri nordafricani spacciatori, potrebbe aver offerto una sponda al fuggiasco; un riparo sia pure momentaneo. Ma del pericoloso elemento, nessuna traccia ulteriore sembra fino a sera.

Situazione incresciosa per il nostro apparato giudiziario e penitenziario stante soprattutto la portata del soggetto del soggetto. Abidi è accusato di essere coinvolto nei gravi fatti di Lipsia del 9 aprile 2020, quando furono sparati dei colpi di arma da fuoco all’altezza del 71 di Eisenbahnstrasse. Ci fu un blitz delle teste di cuoio’ in un appartamento in Rudolf Breitscheid in cui vennero trovati tre giovani, ma del sospettato numero 1, non c’era più traccia. Sparito.

Capelli corti, neri, Abidi è stato rintracciato il 23 luglio a Firenze e catturato dalla Mobile diretta da Antonino De Santis. La fuga del tunisino in odore di terrorismo – colpito da mandato d’arresto europeo – era terminata con la sua cattura dopo un inseguimento tra i banchi del Mercato Centrale e le vie laterali, in via dell’Ariento, angolo Borgo La Noce. La Corte di Appello aveva convalidato il provvedimento, anche se non sono mai stati chiariti modalità e motivi del suo arrivo in Italia e quindi nel capoluogo toscano.

giovanni spano

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