"La mia laurea ai tempi del virus. In videoconferenza coi prof dal salotto di casa"

Riccardo Sargenti dalla sua abitazione in Mugello ha discusso la tesi via web. "Ma ho messo giacca e camicia come fossi in facoltà"

Riccardo Sargenti laureato via Skype

Riccardo Sargenti laureato via Skype

Firenze, 29 marzo 2020 - “Fino a tre mesi fa immaginavo il giorno della mia laurea come un grande classico. Io seduto davanti alla commissione dei prof e alle mie spalle familiari e amici armati di cellulari pronti a immortalare ogni singolo momento. Mai avrei pensato di discutere la mia tesi sul divano di casa”.

Riccardo Sargenti venerdì ha conseguito la laurea magistrale alla facoltà di Economics di Bologna discutendo la tesi in “Tackling Climate Change: Lobbying and media Capture perspective” L’ha fatto dal salotto di casa sua a Borgo San Lorenzo, collegandosi in videoconferenza coi docenti dell'ateneo bolognese. L'emergenza coronavirus ha stoppato anche le attività delle università ma non le discussioni delle tesi.

Come è andata?

“Molto bene, dopo anni di sfide si è concluso un bel percorso che spero cambi la mia vita. In questi anni ho avuto modo di conoscere persone che saranno con me per sempre. Certo mi sarebbe piaciuto condividere questo traguardo con loro”.

Un po' di amarezza?

“In questo momento a me, come a chiunque, manca la condivisione di gioie e ansie con le persone che amo. Però è lieve, molto lieve, questa melanconia. So che presto, se ci comporteremo correttamente, avrò l'occasione di riabbracciare tutti. A partire dalle mie nonne che sognavano da una vita di vedermi laureato. Per ora ho festeggiato a casa coi miei genitori e mio fratello. Una bella cena tutti insieme. Era un bel po' di tempo che non accadeva. Ricorderò questi giorni anche per questo”. 

Se ci sforziamo, cosa riusciamo a trovare di positivo in una situazione come questa?

“La volontà di non soccombere. Non mi sono arreso. Io, la mia famiglia, i miei amici, i miei compagni di corso, i miei professori, abbiamo reagito e abbiamo deciso che le nostre vite dovevano comunque andare avanti. Abbiamo risposto all'emergenza continuando il nostro cammino. Avrei potuto decidere di rimandare la discussione della tesi a emergenza terminata. Così avrei ritrovato un contesto di normalità. Dove tutto è più comodo e più facile. Ma poi ho pensato fosse giusto non farsi travolgere dagli eventi. In queste occasioni forse sappiamo tirare fuori il meglio di noi. Abbiamo un grande spirito di adattamento. E sa cosa? Mi sono anche vestito come fossi fisicamente in facoltà: giacca e camicia. E ovviamente alla fine non è mancata la corona di alloro”.

Progetti?

“Ne ho tanti, tra qualche giorno inizierò a mandare alcune domande di dottorato, non vedo l'ora di iniziare una nuova esperienza di vita”

Ha fiducia nel futuro?

“Molta. Siamo noi che possiamo creare un futuro grandioso per noi e per chi ci sta intorno. Mai fermarsi. E soprattutto mai arrendersi. Da qualsiasi tunnel prima o poi si esce. Sempre”

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