Firenze, rinasce il Conventino. L'idea di Nardella: "Vendiamo i giornali anche nei musei"

La proposta del primo cittadino a margine dell'inaugurazione del restaurato caffé, che è anche rivendita di quotidiani

L'inaugurazione del conventino (New Press Photo)

L'inaugurazione del conventino (New Press Photo)

Firenze, 12 settembre 2019 - «Vendere i quotidiani nei musei». È l'obiettivo del sindaco di Firenze Dario Nardella, annunciato a margine del taglio del nastro del Caffè letterario al Conventino, dove è presente anche un punto in cui è possibile acquistare i quotidiani. Situato in via Giano Della Bella, il caffè è stato ristrutturato in un complesso storico che, per vocazione e identità, accoglie artisti e artigiani.

«Se le norme - ha continuato Nardella - lo consentissero potremmo prevedere la vendita dei quotidiani nei bookshop dei nostri musei comunali. Sarebbe anche questo un bel segnale perché la stampa è sinonimo di pluralismo, di democrazia ed è lo strumento con cui si attua, insieme a tanti altri, il principio della libertà di informazione. Non ci illudiamo che i social media possano sostituire i mezzi di informazione, questa è una illusione gravissima, che può essere anche pericolosa».

Nato alla fine dell'Ottocento come monastero di suore di clausura di Santa Teresa delle Carmelitane Scalze, il Conventino (restaurato) ospita dal 2016 il progetto 'Officina creativà di Artex con 29 realtà artigiane che spaziano dall'artigianato artistico locale fino a maestranze internazionali, laboratori artigianali e atelier d'artista. Il recupero del complesso vede anche la restituzione al quartiere di un giardino pubblico inedito grazie al progetto del caffè letterario (che ha anche la funzione di una edicola). «Dopo gli artigiani, il caffè letterario aiuterà a portare giovani, residenti del quartiere, visitatori e a rendere questo posto sempre più vivo, del resto l'obiettivo era questo», ha detto Nardella.

Sul problema parcheggi, il primo cittadino ha rivelato di «lavorare con l'assessore Giorgetti per realizzare un parcheggio di medie dimensioni, sotterraneo, all'altezza di porta Romana». «Felice di continuare a lavorare per il mio quartiere nel ricostituirne la peculiare identità», ha dichiarato Olivia Turchi, ideatrice e curatrice del progetto.

«La casa dell'artigianato artistico fiorentino - ha affermato il presidente di Artex Giovanni Lamioni - diventa più ricca e aperta, grazie a questo nuovo progetto. L'Officina creativa di Artex e i suoi bravissimi artigiani hanno contribuito a ridare un'anima ad un luogo già splendido, con il loro lavoro e la loro passione artistica».

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