
Il sindaco. Leonardo Romagnoli
Non è stato presentato come un bilancio "lacrime e sangue", il primo approvato dalla giunta Romagnoli. Ma è sicuramente un bilancio difficile e contrassegnato da risorse ridotte, peraltro approvato – si sottolinea – "in un momento difficile per la nostra comunità, nel pieno di una calamità naturale che lascerà inevitabilmente il segno". E non c’è solo il brutto imprevisto dell’alluvione e delle frane.
"Il bilancio approvato – spiega il Comune – si è dovuto confrontare con le restrizioni imposte dalla nuova legge di bilancio, che ha introdotto nuovi limiti di spesa per i Comuni. A questo si aggiunge un ulteriore taglio da parte del Governo nazionale: circa 114.000 euro in meno di trasferimenti statali. Un taglio che, paradossalmente, colpisce di più i Comuni che hanno ottenuto finanziamenti dal Pnrr, riducendo le risorse statali in proporzione ai fondi europei ricevuti".
Non si prevedono così nuovi investimenti: "Si è scelto – dice la giunta – di concentrare le risorse disponibili sul completamento delle opere già avviate, in particolare quelle legate ai progetti del Pnrr e delle aree interne e sulle capacità di intervenire in economia diretta (con potenziamento dei mezzi a disposizione). Già nei primi mesi di realizzazione è emerso che i finanziamenti ottenuti non saranno sufficienti a coprire tutti i costi previsti. Inoltre, avviare nuove progettazioni significherebbe un ulteriore carico di lavoro per il personale tecnico comunale, già fortemente sovraccaricato".
Si evidenzia poi che sono stanziati i fondi per gli affitti onerosi, sono aumentati di 100.000 euro i trasferimenti alla Sds, e rifinanziato il potenziamento dei servizi di educativa scolastica. Per le tariffe poi è stato deciso un aumento del 7% sulla quota dell’asilo nido: "un aumento – si precisa - che non graverà sulle famiglie che possono usufruire del bonus regionale Nidi Gratis se hanno un Isee fino a 40mila euro". E si è cambiata la tariffazione per il trasporto scolastico, "più equa e progressiva".
Voto contrario al bilancio ha espresso il gruppo Pd, con un giudizio critico: "mancano decisioni concrete, una visione organica tra città e frazioni e scompaiono del tutto le grandi opere".
Paolo Guidotti