Non è morta la goliardia. Tornano sul palco gli attori de "Il Dopolavoro Goliardico Fiorentino Alvaro Vannini" (nella foto). Medici, avvocati, architetti, che condividono un passato e presente a coltivare tradizione, cultura e intelligenza, nelle schiere degli ordini goliardici dell’università fiorentina. Il 6 maggio alle 21 al Puccini in scena "La Viagrola", parodia della commedia di Machiavelli. Un’operetta per tutti, con fine benefico: il ricavato andrà all’associazione Daniele Mariano Onlus, che sostiene i bambini affetti da gravi malattie oncoematologiche. "Il Dopolavoro" nasce come associazione nel 2003, in seguito alla morte in un incidente stradale di un giovane medico fiorentino, Massimiliano Nerini, volontario presso la Missione Diocesana ad Acatames in Ecuador. In tutto sono 30 attori e dieci ballerini. Nessuno di loro è attore di professione, tutti condividono l’esperienza goliardica negli ordini fiorentini. E così si ritrovano a recitare insieme, ogni anno, dall’ingegnere all’avvocato. E tutti di età diverse, dai 20 ai 65 anni.
La maggior parte fiorentini, ed ex studenti dell’istituto Buzzi di Prato. Il Dopolavoro, che ha alle spalle 16 operette in 20 anni di attività, prosegue il filone della parodia goliardica nata alla fine dell’800 a Bologna per l’ottavo centenario dell’Ateneo, voluto da Carducci, e giunto poi a Firenze nel dopoguerra. Scenografie, attrezzi, costumi, tutto è organizzato alla perfezione e su tutto spiccano i trucchi di scena della storica bottega Filistrucchi, l’orchestra dal vivo sostiene e trascina lo spettacolo come in un musical. Grazie agli spettacoli realizzati in questi anni sono state fatte donazioni a Emergency, a Medici Senza Frontiere, al Meyer, alle Ronde della Carità, all’Associazione onlus "Daniele Mariano" per la lotta alle leucemie e ai tumori dell’infanzia.
Fabrizio Morviducci