BARBARA BERTI
Cronaca

Campi resiste sott’acqua. La gente vuole restare. Emergenza fanghi e rifiuti: "In azione 50 idrovore"

Caos viabilità: strade chiuse ma in serata torna la corrente e scatta l’applauso. Ancora case e cantine allagate, monta la rabbia dei cittadini al Coc. Il sindaco Tagliaferri: "I mezzi sono sei", la Protezione civile: "Molti di più". .

Campi resiste sott’acqua. La gente vuole restare. Emergenza fanghi e rifiuti: "In azione 50 idrovore"

Campi resiste sott’acqua. La gente vuole restare. Emergenza fanghi e rifiuti: "In azione 50 idrovore"

e Pier Francesco Nesti

La domenica mattina dopo l’alluvione arrivare a Campi è un’impresa: è un festivo ma sembra di essere in un giorno lavorativo all’ora di punta. La nuova ordinanza per creare una ’zona rossa’ centrale rende difficile raggiungere la cittadina.

Dall’Osmannoro ancora il varco all’altezza di Ponte a Maccione è chiuso, quindi tutti si riversano sulla Barberinese. E il tratto tra i cimiteri e Villa il Palagio - dove ci sono anche i supermercati - diventa un grande parcheggio selvaggio, così come lo sono i tratti più alti delle circonvallazioni, dove in tanti scelgono di mettere in sicurezza l’auto. In centro quasi tutti i negozi sono chiusi. Ma se serve una doccia calda o lavare la biancheria ci sono le società sportive. Impossibile trovare anche un pacchetto di sigarette. Scarseggia tutto. Fino a ieri sera senza corrente, ancora sommersi dall’acqua – nonostante le 55 idrovore in azione secondo la protezione civile (il sindaco aveva detto 6 durante la conferenza stampa) – ma resilienti, i campigiani lottano contro il disastro provocato dall’alluvione. In tanti non vogliono lasciare le proprie abitazioni. Solo 29 sono andati al centro allestito a Spazio Reale, soprattutto anziani soli, scappati via anche senza gli effetti personali. E così sono i natanti dei vigili del fuoco a portare a domicilio alla gente la spesa (perché ci sono ancora tante strade sott’acqua, soprattutto nella zona San Piero a Ponti). Un punto di distribuzione dei viveri è situato sotto il Palazzo comunale: acqua minerale e cibo in scatola o a lunga conservazione. Poi ci sono alcune attività commerciali e circoli che offrono pasti caldi: basta mettersi in fila e aspettare il proprio turno.

Il centro cittadino continua a essere un via vai di gente: volontari - quasi tutti ’armati’ di tuta blu data dalla protezione civile -, soccorritori, tecnici al lavoro. Alcune strade sono quasi pulite, in altre c’è ancora l’acqua: via Palagetta, via del Giglio, via Betulle, via Glicini, via Gelsommini, via Tulipani. Intorno alle 20 di ieri una bella notizia: con l’installazione dell’ultimo gruppo elettrogeno da 1.000 kVA, sono state rialimentate tutte le cabine elettriche di Campi, informa Enel con una nota. Ed è scattato l’applauso. Ma le persone isolate sono ancora tremila, mentre quelle coinvolte dall’alluvione, secondo la stima del Comune, sono 23mila. A dire i numeri il sindaco Andrea Tagliaferri per aggiornare la cittadinanza che comincia a essere insofferente tanto che più di un cittadino si è presentato al Coc (Centro operativo comunale) per chiedere informazioni, aiuti e sfogare la rabbia per una situazione che sembra non essere migliorata in tutte queste ore. Un’emergenza causata da due milioni di metri cubi di acqua che si sono riversati su un’area di 800 ettari provocando "danni per almeno 300 milioni".

Altra questione: i rifiuti. E’ stato creato un centro di raccolta spontaneo nel parcheggio di via Chiella, mentre da domani sera inizierà la raccolta su strada degli accumuli dei rifiuti ingombranti. Di questo se ne occuperà Alia con mezzi speciali. Altra emergenza: i fanghi da portare via. "Stiamo lavorando a un accordo quadro con gli spurghisti che decideranno di aderire per bloccare le speculazioni" fa sapere l’assessora regionale Monia Monni. Infine, il capitolo riguardante i veicoli rimasti danneggiati: potranno essere trasportati nell’area destinata al parcheggio della nuova Coop in attesa di essere visionati dalle rispettive compagnie assicurative.