Cambiare vita Una scelta coraggiosa

Gentilissimo Marco, sono un suo lettore in forte crisi esistenziale. Avrei una gran voglia di cambiare di dare una svolta alla mia vita e una balzana idea mi è venuta in mente leggendo un paio di suoi libri (e la sua biografia). Vorrei abbandonare la città e ritirarmi in campagna, anche sugli Appennini. Vorrei occuparmi della terra, coltivare qualcosa nel rispetto di Madre Natura e recuperare una dimensione più umana, un benessere dal quale l’economia, la globalizzazione, la velocità sfrenata delle comunicazioni ci hanno allontanati. Che ne pensa?

FrancescoGentile Francesco, la follia sarebbe non dare ascolto ai propri desideri, quelli ovviamente realizzabili. Però la prima cosa da fare, secondo me, è capire se la spinta verso il cambiamento è genuino o se è influenzato da fattori esterni… Non so, un ideale che non ci corrisponde, o magari un momento buio della propria vita che ci propone come luce qualcosa di non adatto a noi. Ma se sentiamo che l’esigenza è vera e nasce dal profondo, se quello che stiamo facendo non ci soddisfa… be’, cambiare vita è una delle cose più belle che possano capitare. Lei non immagina quante persone abbiamo cambiato radicalmente la loro vita. Ne ho conosciute molte che hanno rivoluzionato la propria esistenza. Ci vuole coraggio, energia, convinzione, leggerezza… e sì, ci possiamo mettere anche un pizzico di follia, quella sana e bella che spiana la strada allontanando gli ostacoli. Che sia il ritorno alla Natura, o il contrario, cercare di dare un senso a quello che facciamo è la cosa più bella. Non demonizzerei però il mondo che cambia, la modernità, le tecnologie, e tutto quello che vediamo velocemente cambiare intorno a noi. È bello anche sapersi muovere in un ambiente nuovo che cambia costantemente, così come cambiamo noi. Più che una fuga dal mondo, mi piace pensare a una sorta di arrivo a una Itaca personale. Ma conoscere un po’ se stessi è importante, anche se non facile. Al riguardo, mi permetto di citare una poesia di Paola Cannas (mia mamma). Oggi vorrei conoscere me stessa: in una fresca goccia di rugiada, specchiare intatta l’anima novella. Vederla semplice vorrei, come un germoglio, forte e compatta come antica pietra, da intemperie dei secoli lambita, ferma, non scossa, e non turbata, dal turbine che noi chiamiamo vita. (da Respiri e sospiri, Guanda editore, il libro finanzia i progetti di www.filodijuta.it).

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