Boss della droga si rompe il femore in carcere: gli concedono i domiciliari

Renato Sutera era in carcere per traffico internazionale di marijuana dalla Spagna

Un carcere in Italia (Ansa)

Un carcere in Italia (Ansa)

Firenze, 25 marzo 2019 - Si rompe un femore in carcere e ottiene gli arresti domiciliari per poter seguire cure di riabilitazione fisioterapica nella sua casa di Firenze. È quanto ha deciso il gip per Renato Sutera, già arrestato e poi rinviato a giudizio con il fratello Giovanni Sutera per un traffico internazionale di marijuana dalla Spagna. Il difensore di Sutera aveva presentato istanza di revoca della misura cautelare in carcere per motivi di salute. Il giudice ha deciso la scarcerazione per i domiciliari, con applicazione del braccialetto elettronico, così da consentire le cure a casa.

Anche il fratello Giovanni Sutera aveva chiesto la revoca della detenzione in carcere, ma per un motivo diverso: cioè, secondo quanto appreso, la nascita di un figlio. Comunque il giudice non lo ha ritenuto motivo idoneo e ha confermato la misura del carcere rigettando la richiesta. Per la vicenda del traffico di droga dalla Spagna i fratelli siciliani Giovanni e Renato Sutera, arrestati nel marzo 2018, sono stati rinviati a giudizio mentre invece altri coindagati hanno subito le prime condanne del processo in rito abbreviato. Renato Sutera era in carcere a Prato. 

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