Audrey Hepburn
Firenze, 26 settembre 2014 - Da Los Angeles è arrivata a Firenze con una valigia piena del fascino ereditato dalla nonna. Una nonna che ha incantato il cinema degli anni '50 e '60 con la sua eleganza e la sua femminilità. Indimenticabile la parte di Holly nel film che ha segnato la storia del cinema e del costume, 'Colazione da Tiffany', il capolavoro di Blake Edwards. Stiamo parlando ovviamente della mitica Audrey Hepburn (nella foto).
A Firenze è arrivata Emma Ferrer, sua nipote, figlia di Sean (primogenito dell'attrice e Mel Ferrer). Emma, 22 anni, è a Firenze per studiare arte dove, dice a "Io donna" sul numero in edicola domani (e su iodonna.it), "c'è molta bellezza intorno, non la superficialità di Los Angeles".
"Nonna Audrey diceva che in realtà lei non era un'attrice, ma una ballerina che era stata scoperta per caso. E io ho alle spalle anni di danza classica a Los Angeles con un insegnante russo troppo severo per la mia età…". Dopo aver conquistato una copertina su "Harper's Bazar", Emma appare molto a suo agio davanti alle telecamere e alle macchine fotografiche, ma sembra più affascinata dall'arte: "Per ora è la pittura a stimolarmi di più, ma ci sono altri campi che mi interessano: spero che un giorno troverò il modo di abbinarli tutti". Allora, niente vita da attrice? "Perché no? Mi piacerebbe sperimentare". E ricorda nonna Audrey: "Le piaceva molto cucinare, amava soprattutto gli spaghetti con il pomodoro fresco. Adorava la natura ed era molto dedita ai figli. E aveva anche un gran senso dell'umorismo". Qual era il segreto del suo fascino? "Era gentile, le piaceva ascoltare gli altri ed era una vera filantropa".
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