ILARIA ULIVELLI
Cronaca

Asl, ecco il nuovo dg. E’ Mari l’ingegnere che ama il volley. Giani: linea giovane

Riservato e grande lavoratore, classe ’76. Da anni alla guida dello staff della direzione generale. Con lui Emanuele Gori e Leonardo Pasquini.

Asl, ecco il nuovo dg. E’ Mari l’ingegnere che ama il volley. Giani: linea giovane

Ci siamo. Stavolta il governatore Eugenio Giani non ha aspettato che la clessidra lasciasse scivolare l’ultimo granello di sabbia per decidere il successore di Paolo Morello Marchese che dal primo settembre ha ripreso il timone dell’ospedale pediatrico Anna Meyer.

Il nuovo direttore generale dell’Asl Toscana centro sarà Valerio Mari. Almeno, andrà così se l’iter fatto partire ieri da Giani con la proposta del suo nome in commissione regionale sanità non subirà intoppi. Non è mai successo prima d’ora, ma Mari che è uomo pragmatico e rigoroso, per il momento tiene le dita incrociate e non dirà mai gatto finché non ce l’ha nel sacco.

Con Mari Giani prosegue nel ringiovanimento della classe dirigente della sanità toscana, dopo la nomina della cinquantenne Daniela Matarrese alla guida della corazzata di Careggi, ora arriva Mari, classe 1976, all’Asl Toscana centro, una delle aziende sanitarie più grandi d’Italia con un bacino d’utenza che insiste tra le province di Firenze, Prato, Pistoia e uno spicchio di Pisano con oltre un milione e seicentomila abitanti.

Il percorso che ha portato Giani a fare il nome di Mari ha avuto un iter lineare: dopo la conferenza dei sindaci, la proposta in commissione. La richiesta di discontinuità da Morello che era stata avanzata dal Pd è garantita.

Mari, ingegnere informatico, è persona completamente diversa dal direttore di cui ha guidato lo staff per ben sette anni. Morello è un medico, espansivo, con un ruolo politico importante. Mari è professionista riservatissimo, un tecnico, distante dal mondo della politica. Prima era cresciuto sempre in Asl Toscana centro, innaffiato dal dg Luigi Marroni poi diventato assessore alla sanità al tempo del primo quinquennio di Enrico Rossi governatore.

Amante del volley e grande sportivo, amante della musica (ma non guardate la sua playlist su Spotify, potreste restarne frastornati), Mari è un lavoratore instancabile. Di fatto, negli ultimi tempi, si è allenato a fare il direttore generale.

Perché lui? Affidabile ed entusiasta. Profondo conoscitore dei problemi che angustiano l’azienda sanitaria Toscana centro.

Eugenio Giani aveva altre opzioni: nella top list c’erano i direttori delle Scotte di Siena Andrea Barretta e dell’Asl Toscana Sud Est Antonio D’Urso, professionisti d’eccellenza.

Ma se nel risiko delle poltrone Giani avesse spostato Barretta, avrebbe poi dovuto contrattare il suo successore con il rettore dell’Università di Siena Roberto Di Pietra e anche mettersi a confronto con la sindaca di centrodestra Nicoletta Fabio. Con loro Barretta ha sviluppato un buon rapporto.

Stesso discorso vale per Antonio D’Urso: l’azienda Toscana Sud Est è completamente diversa dalla Toscana centro, altra realtà, altri problemi, le città di Arezzo, Grosseto e Siena, tutte governate dal centrodestra. Progetti iniziati e da portare avanti. D’Urso è una sicurezza. Con un invidiabile savoir-faire.

Entrambi nel Senese, l’area di maggior interesse politico e di provenienza dell’assessore regionale al diritto alla salute Simone Bezzini.

Quindi Mari. La novità, la freschezza. Mari cui affiancare un direttore sanitario di comprovata esperienza e serietà, altro maratoneta del lavoro: Emanuele Gori. Nel posto di direttore amministrativo l’attuale facente funzioni Leonardo Pasquini potrebbe essere confermato. Quanto a lavoro anche lui non conosce l’orologio.