Il problema lo ha sollevato un gruppo di familiari degli anziani non autosufficienti della più grande Rsa del Mugello, il Villaggio San Francesco a San Carlo (nella foto), nel comune di Scarperia e San Piero: da inizio anno le liste di attesa non scorrono più, nonostante si liberino vari posti nelle diverse strutture della zona. La graduatoria è unica per tutto il Mugello – e chi è in cima alla lista è pronto a entrare, in regime convenzionato, ovvero con la retta sanitaria, circa 60 euro al giorno, a carico dell’Asl. Ma da molti mesi si resta in attesa, all’infinito. Qualche inserimento c’è, per i casi di emergenza, ma chi è in graduatoria, anche ai primi posti, non ha accesso.
Allora i familiari lo denunciano con forza: tutto questo crea "un grande disagio alle famiglie, che devono sostenere i costi importanti per l’inserimento in Rsa a totale carico loro". Problema grave visto che interamente a carico significa un esborso di 3000 euro al mese. C’è chi dà fondo in pochi mesi ai propri risparmi, chi è costretto a vendere la casa, e si creano talvolta situazioni drammatiche. La retta è composto da una quota sanitaria, che in base al reddito e alla situazione dell’assistito, è coperta dall’Asl, e da una quota sociale, che invece corrisponde la famiglia. In caso di difficoltà economiche, anche la Società della Salute può accollarsi parte della quota. Il comitato dei familiari degli anziani ricoverati al Villaggio San Francesco ha scritto alla Società della Salute Mugello e al presidente e all’assessore regionale. "Ma – lamentano – non abbiamo avuto alcuna risposta".
Paolo Guidotti