I messaggi alla Stazione: "Caro Babbo, vorrei un lavoro". "I politici? Lasciali a casa"

Amore, denaro e ringraziamenti. Storie di vita e desideri. Centinaia di messaggi sul grande albero di Santa Maria Novella / FOTO

Due viaggiatori leggono i messaggi appesi sull’albero alla stazione

Due viaggiatori leggono i messaggi appesi sull’albero alla stazione

Firenze, 19 dicembre 2018 - Eccoli lì, sembrano stelle cadenti i desideri di fiorentini e visitatori. Centinaia di sogni incastonati tra i rami al posto di palline e luci colorate. Sono tanti, tantissimi i bigliettini lasciati sul grande albero di Natale che come ogni anno è tornato nella stazione di Santa Maria Novella. Speranze, attese, dolori. Frasi gettate su fogliettini o su veri e propri biglietti di auguri, si scrive su tutto quello che passa per mano, tra una lacrima o un sorriso, affidate come a un migliore amico. Richieste che arrivano da tutto il mondo, messe nero su bianco in tutte le lingue «perché almeno per te Babbo Natale siamo tutti uguali».  Qualcuno si rivolge direttamente a Papà Noel per «chiedere la salute per mamma e papà». Chi chiede una grazia per la sorellina malata: «Caro Babbo Natale vorrei che mia sorella Sonia guarisse e tornasse la guerriera di sempre». Ma il dono più richiesto resta il lavoro, per sé o per i familiari. Riccardo, su un biglietto del treno usato scrive: «Ti chiedo un lavoro per mio figlio». E chi sottolinea: «Caro Babbo Natale ti chiedo un lavoro per il mio compagno, la salute della mia famiglia e un futuro senza Salvini». Per Di Maio? «Di sicuro, i lavori forati». E Renzi? «Lasciatelo a casa, fa molti meno danni». 

L’albero di Natale diventa così un megafono per parlare di politica e urlare al mondo delusioni e insoddisfazioni: «Questo anno è stato uno schifo, sono stato licenziato». Sotto, invece, una ragazzina che crede ancora a Babbo Natale, scrive: «Ti ringrazio per aver esaudito i miei desideri dello scorso anno, tra cui farmi trovare un ragazzo bello e in gamba. Questo anno ti chiedo di farmi fare più viaggi possibile, farmi superare le sessioni e farmi stare bene con la famiglia». Storie di vita così singolari si rincorrono tra i bigliettini che affollano l’albero. Tante teenager, ma anche donne e uomini che hanno trovato un amico a cui lasciare il segreto più grande, quello che non si può nemmeno confidare. Dopo il lavoro e meno tasse, brillano i cuoricini di chi sogna ancora che il principe azzurro possa arrivare su un cavallo bianco: «Voglio un fidanzato». «Caro Babbo Natale, voglio un bimbo tutto mio da amare, come mamma ama papà». Ma ci sono messaggi della coppia di turisti giapponesi «che sperano di poter tornare presto a Firenze» e i quattro amici svedesi «che ringraziano Firenze per la vacanza più bella della nostra vita».

Qualcuno ringrazia per quello che ha avuto e manda il suo augurio allo sconosciuto che leggerà il suo post. Disegni, lettere, qualche foto e anche poesie scritte di getto, dopo brutte scoperte: «Ho sognato di perdere i capelli, desidero il vento che li accarezzi e che la luce rifletta il mio colore rosso. Ho sognato una barca rotta e desidero una barca che navighi in un mare bellissimo». Una mamma col pancione di corsa lascia il suo post-it: «Non vedo l’ora di nascere e vedere la luce. Spero di avere una vita serena e bellissima». 

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