
Al docu-reality ‘La Caserma’ sbarca Giada Campone
Nella nuova edizione de "La Caserma" si parla anche fiorentino, con l’accento particolarmente spiccato e inconfondibile di Giada Campone. È di Firenze, ha studiato fino al 2020 come tecnico della moda per poi abbandonare gli studi. È una delle 24 aspiranti reclute della seconda edizione del docu-reality di Raidue in partenza il 5 novembre (la domenica in prima serata fino al 3 dicembre), ambientato a Vinadio in provincia di Cuneo. I protagonisti sono ragazzi tra i 18 e i 23 anni, della Generazione Z, provenienti da tutta Italia. Per un mese vivono un’esperienza di addestramento paramilitare in caserma. "Un’occasione per crescere, singolarmente e in gruppo, tra regole da rispettare e prove da superare, prima di tutto con loro stessi" spiegano dalla produzione.
Anche la fiorentina Giada si è messa in gioco tra prove fisiche e confronti personali. Capelli neri, occhi azzurri, ha lasciato gli studi, racconta nel video di presentazione realizzato dal programma, "perché mi son presa coi prof: su sette giorni, ne saltavo 5. Non studiavo perché non mi piace, non mi impegno. Ma non mi ’garba’ nemmeno andare a lavoro". I suoi amici la definiscono simpatica: "E’ il mio unico pregio, perché poi di ’bono’ ho poco. Sorrido e nelle situazioni peggiori, cerco di trovare la parte bella". Si definisce "un po’ strana, iperattiva, non sto un attimo ferma. Mi piace essere al centro dell’attenzione, sto sempre in compagnia. Mi sento un po’ leader, ma non so se lo sono davvero agli occhi di tutti". Non rispetta le regole, "neanche quelle dei miei genitori". Ma ciò che la preoccupava di più nell’entrare nella Caserma "è la sveglia: non vado a letto presto, la mattina mi sveglio tardi ora che non vado a scuola. In caserma magari mi ci impegnerò: potrebbe essere un problema ma mi abituerò".
Manuela Plastina