Aeroporto Un piano oltre la pista Giani: "Ricetta per l’economia"

Il Governatore: "Un quadro di interventi per favorire il progetto e ridurre l’impatto ambientale". E sui ritardi della Tav dice: "Speriamo che venga confermata la volontà di ripartire"

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"A chi serve l’aeroporto? Non è solo lo strumento per portare i turisti, serve innanzitutto al sistema delle imprese: se non vogliamo che i nostri giovani se ne vadano altrove, dobbiamo dotare le nostre città di infrastrutture per spingere il sistema produttivo. Le imprese nascono dove c’è possibilità di muoversi".

Adesso che il progetto della nuova pista del Vespucci è incanalato verso il dibattito pubblico Il presidente Eugenio Giani conta il tempo e guarda al sistema infrastrutturale "armonico" che nascerà intorno allo scalo.

Presidente lei è tra i promotori della nuova pista ’declinata’. Quali vantaggi?

"Invece che parallela è declinata rispetto all’autostrada, più corta e meno invasiva. Si sviluppa su 2200 metri consentendo di ’togliere’ 47 ettari in meno al territorio dell’area e non sorvolando nemmeno minimamente il centro di Prato".

Durante il sorvolo su quali teste passerà?

"Fino a 300 metri di alzata sui Laghi di Focognano e sulla collina della ex discarica a Casa Passerini".

Si sta per aprire la fase del dibattito pubblico. Raccoglierete le istanze di cittadini e categorie?

"Il Dibattito pubblico consentirà di mettere su carta, a differenza del passato, gli interessi degli stakeholders: abitanti, industriali, commercianti. È molto importante il dibattito pubblico perché in passato la discussione sull’aeroporto si era sviluppata sui giornali e nelle piazze con le assemblea dei sì e dei no trasformando il confronto in una battaglia tra guelfi e ghibellini. Questo è da evitare. Il dibattito pubblico, previsto per le grandi opere, sarà il modo con cui saranno raccolte le motivazioni e le indicazioni per chi deve elaborare e, nel caso perfezionare o correggere, il progetto. Saranno opinioni di cui ci faremo carico, come abbiamo già fatto".

Tipo?

"La strada che da Sesto andava all’Osmannoro nel nuovo progetto passa sotto la pista. Ma tante altre indicazioni potremo raccogliere".

Poi c’è il fronte del no comunque...

"C’è chi ritiene ideologicamente che bisogna andare verso un mondo senza arerei e saranno sempre in disaccordo, io ritengo che la pista sia fondamentale".

Per Firenze...

"E non solo. Si arricchisce tutto il centro della Toscana e, in particolare le province di Arezzo e Siena. E’ fondamentale per lo sviluppo economico: un mondo che si collega di più, non più destinato a una nicchia di élite della popolazione".

Scusi ma la previsione della pista declinata non taglia le gambe al futuro? Se un domani si volesse allungare non sarebbe possibile?

"Io penso no. C’è sempre più domanda di City airport e per i grossi apparecchi che portano il turismo low cost già c’è Pisa. Il futuro è del volo a decollo verticale e una pista di 2200 metri può consentirci di avere risposta con aerei di maggiore portata di passeggeri. È studiata in modo monodirezionale per avere il minor impatto acustico e ambientale possibile oltre che condizioni di sicurezza".

Che oggi non ci sono?

"Meno. Quante volte oggi si trovano a vedere le reazioni a un decollo improvviso e la strettissima frenata, onestamente la pista deve essere più lunga".

I fondi?

"Sono fondi statali, già destinati nel piano degli aeroporti per modernizzare e confermati grazie alla previsione della prospettiva strategica della pista declinata, per 23 è la stessa Toscana aeroporti che ci mette risorse proprie".

Attorno all’aeroporto ci sono altri interventi

"Abbiamo pensato a un quadro generale di interventi decisi dalla Regione per favorire il progetto Vespucci e ridurre anche l’impatto ambientale dell’attuale trasporto privato tra Firenze e Prato. In cantiere c’è la tramvia verso Sesto fiorentino per il pendolarismo. Come regione ci abbiamo messo il fondi Fesr per 110 milioni mentre con i finanziamenti del Pnrr abbiamo coperto i due lotti della tramvia verso Campi Bisanzio (dalla Leopolda fino alle Piagge). Allo studio di fattibilità anche la copertura del tratto Peretola-Pecci. Troveremo le risorse. Sono tasselli di un unico piano infrastrutturale".

Manca l’Alta velocità

"E’ vero, mi auguro che questa spinta a riprendere i lavori dell’Alta velocità che abbiamo concordato con Ferrovie, sia confermata".

Conta di vedere entro il suo mandato la nuova pista?

"A me basterebbe veder partire i lavori, la posa della prima pietra".

Erika Pontini

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