Maria Serena Quercioli
Firenze

Campi, otto anni fa la scomparsa di don Bruno Verdiani. Una borsa di studio per ricordarlo

Domani alle 21.15 nella chiesa del Sacro Cuore la messa in ricordo del parroco scomparso il 13 luglio 2007

Don Bruno Verdiani parroco del Sacro Cuore fino al 2007

Campi Bisenzio, 12 luglio 2015 - Otto anni fa se ne andava uno dei sacerdoti più amati di Campi Bisenzio, don Bruno Verdiani. Don Verdiani, aveva 66 anni, era parroco del Sacro Cuore ma per tutti era “don Bruno”. Domani, lunedì 13 luglio, ricorrenza dell’ottavo anniversario, nella parrocchia del Sacro Cuore di Gesù, alle ore 21,15 il parroco don Massimo Marretti, celebrerà la santa messa di suffragio, preceduta dalla recita del Rosario alle 20,45.

Le offerte raccolte durante la celebrazione liturgica, saranno devolute per l’annuale “borsa di studio” in memoria di don Bruno, a favore di uno studente del Seminario Diocesano di Firenze. Sì, perchè don Bruno amava stare con i giovani e a loro aveva dedicato gran parte delle sue energie. Arrivò a Campi nei primi anni 70 come cappellano alla Pieve di Santo Stefano e nel 1975 nasce la parrocchia del Sacro Cuore dove già nel 1966 il pievano, don Pietro Santoni, aveva fatto edificare una piccola cappella prefabbricata. Quella per anni sarebbe stata la “chiesina” di don Bruno e avrebbe accolto battesimi, matrimoni, funerali e la messa domenicale. Nel 1980 avviene la sua nomina a parroco e l'inizio dei lavori (e di una lunga raccolta fondi) per la nuova chiesa.

La città di Campi negli anni 80 viveva il boom economico, il fenomeno dell'immigrazione e la fascia sud (che era stata appunto assegnata al Sacro Cuore) cresceva sia come popolazione sia come urbanizzazione. Una crescita accompagnata anche, inevitabilmente, da problemi di carattere sociale. Don Bruno insegnava religione alle scuole medie e generazioni di studenti hanno avuto la grande opportunità di conoscerlo. La chiesa del Sacro Cuore di Gesù in via De Gasperi fu consacrata nel 1985 dall'arcivescovo Silvano Piovanelli: una chiesa dal design moderno, sviluppata su due piani, con ampi locali per il teatro, l'oratorio e collegata con il piano superiore attraverso un ascensore: don Bruno voleva fosse un punto di riferimento per tutte le età.

Don Verdiani era un sacerdote riservato, i suoi occhi sorridevano ed era un attento osservatore delle problematiche della città. Pur essendo molto impegnato la sua porta della sua canonica era sempre aperta per ascoltare e offrire una parola di conforto. Amava leggere e documentarsi su tutto e la mattina sulla sua scrivania c'erano già almeno due o tre quotidiani. Nel 2005 al Sacro Cuore ci fu la visita pastorale con il cardinale Ennio Antonelli, lo stesso che due anni dopo celebrò il funerale di don Bruno in una chiesa stracolma di gente. Era lunedì 16 luglio, una giornata calda e assolata e la gente rimasta fuori dalla chiesa si portò pure le sedie pur di assistere all'ultimo saluto al parroco.

Don Bruno si dedicava ad ascoltare gli anziani e i malati che spesso andava a visitare alle abitazioni e per tutti c'era sempre una parola di sostegno e di incoraggiamento. E, sempre con grande discrezione, il sacerdote andava a trovare i parrocchiani detenuti. Quella di don Bruno Verdiani ancora oggi, a distanza di 8 anni, dalla sua scomparsa è una figura che manca a Campi e sarà sempre ricordata con tenerezza e affetto dai suoi parrocchiani e da tutti coloro che l'hanno conosciuto. Il sacerdote è sepolto nel cimitero della Misericordia.