A Sesto Fiorentino rivivono le figure femminili dell’Odissea

Tre spettacoli dedicati a Calipso, Circe e Penelope. Si parte il 14 giugno nel cortile della biblioteca E. Ragionieri. Serate a ingresso libero

Enrica Sangiovanni

Enrica Sangiovanni

Firenze, 10 giugno 2023 - Tre letture teatrali dedicate a altrettante figure femminili dell’Odissea: Calipso, Circe e Penelope. Un corpo a corpo con i versi di Omero, nella lettura serrata di Gianluca Guidotti ed Enrica Sangiovanni, accompagnati dalle percussioni di Luca Ciriegi.

Prende il via mercoledì 14 giugno con “Odissea, la partenza”, la rassegna che la compagnia Archivio Zeta presenta nel cortile della biblioteca Ernesto Ragionieri di Sesto Fiorentino.

Le serate sono a ingresso libero, è consigliata (ma non obbligatoria) la prenotazione, online su https://bit.ly/palco23 o via telefono al numero 055.4496851. Nella serata inaugurale, come antichi aedi, Gianluca Guidotti ed Enrica Sangiovanni attingono dal libro V dell’Odissea per parlarci di Calipso. Questa Dea, nella mitologia greca era la figlia del Titano Atlante, conosciuto come Oceano o anche Nereo. La ninfa era conosciuta come una divinità marina dall'estrema bellezza. Un giorno Odisseo, scampato al vortice di Cariddi, approdò sull'isola e Calipso se ne innamorò.

L'Odissea racconta come ella lo amò e lo tenne con sé, secondo Omero, per sette anni (secondo lo Pseudo-Apollodoro cinque e secondo Igino solo uno) offrendogli invano l'immortalità, che l'eroe insistentemente rifiutava. Odisseo conservava in fondo al cuore il desiderio di tornare ad Itaca, e non si lasciò sedurre. Calipso viveva all'interno di una spelonca di elevata profondità. Odisseo, dopo aver trascorso sette anni prigioniero sull’isola, viene convinto da Ermes a partire, e così Odisseo si costruisce una zattera.

Dato che il dio del mare Poseidone gli è nemico, fa inevitabilmente naufragio, ma Odisseo riesce a salvarsi a nuoto, toccando terra sull’isola Scheria, sulla cui riva, esausto, cade addormentato.

La rassegna continua mercoledì 21 giugno con “Odissea, il viaggio”, dedicato alla figura di Circe (libro XII), e si conclude mercoledì 28 giugno con “Odissea, il viaggio”, che vede al centro Penelope (libro XXIII). Un naufragar nella poesia e nella bellezza dell’Odissea, nel vasto mare dell’immaginazione. Archivio Zeta è tra le realtà teatrali di punta, italiane e non solo. In oltre vent’anni di attività, la compagnia si è imposta attraverso un percorso di ricerca sulla memoria umana e i luoghi della memoria, oltre che per la messa in scena di testi di Eschilo, Sofocle, Karl Kraus, Pier Paolo Pasolini, Julio Cortázar, Thomas Mann. Nel 2014 ha vinto il Premio Rete Critica per la miglior progettualità. Gli spettacoli si svolgono nell’ambito di “Un palco in biblioteca”. Info e programma completo sul sito www.bibliosesto.it.

Maurizio Costanzo 

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