Pjaca, Baldanzi e Bajrami La trequarti cerca padrone

Il croato, complice l’infortunio dell’ex Primavera, è stato promosso a titolare. Gli altri due scalpitano per riprendersi il posto, ma a Bologna toccherà a lui

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di Tommaso Carmignani

Fossimo a Natale il titolo perfetto sarebbe "Una poltrona per... tre", ma il tradizionale appuntamento con il film di John Landis è ancora lontano e così per le metafore conviene aspettare. Di sicuro, al momento, ci sono almeno due cose: la prima è che il titolare sulla trequarti nella gara contro il Bologna sarà ancora Marko Pjaca, la seconda è che quel ruolo un vero padrone ancora non ce l’ha. La stagione era infatti cominciata con un Bajrami al centro del progetto – in realtà lo è ancora –, ma dopo le voci di una sua possibile cessione e qualche prestazione al di sotto della media mister Zanetti ha preferito scegliere Baldanzi. Il giovane fantasista di Castelfiorentino ha avuto un impatto devastante sulla squadra, ma un intervento killer di Ceccherini nella gara contro il Verona lo ha tolto per un mese dalla disponibilità del tecnico.

E così tra i due litiganti ora gode il terzo, cioè quel Pjaca che per curriculum ed esperienza ha in questo momento i gradi di titolare. Non ha ancora segnato, è vero, ma sia nella partita contro la Salernitana che nel match con la Roma ha confermato di avere classe e qualità da vendere. Ecco perché domani al Dall’Ara dovrebbe toccare di nuovo a lui, con buona pace di Bajrami che per ritrovare il posto avrà bisogno di darci dentro. Il trequartista albanese, sulla carta, è quello che ha i numeri per fare tutto, e che Zanetti vede anche come possibile seconda punta, ma dopo un’estate tribolata ha bisogno di ritrovarsi e tornare a incidere. La stagione volge al freddo e lui, negli ultimi due campionati, ha dimostrato di saper dare il meglio proprio da ottobre-novembre in poi.

Dimenticare Baldanzi, però, sarebbe un errore, perché il giovane di Castelfiorentino è l’unico dei tre ad aver già segnato un gol ed è, per caratteristiche, un giocatore in grado di garantire imprevedibilità e velocità alla manovra. L’infortunio lo ha limitato, ma il suo rientro non è lontano e Zanetti dovrà necessariamente tenerne di conto. A differenza degli altri due può giocare solo come trequartista, ma se le sue credenziali sono quelle mostrate contro il Verona è possibile che tra i due litiganti per una maglia da titolare sia proprio lui a godere. La concorrenza non può che far bene, ma l’allenatore dovrà essere bravo a gestirla. E dalla gara contro il Milan in poi non sarà facile fare le scelte.