"Montelupo, è una salvezza piena d’orgoglio"

L’analisi del tecnico Lucchesi: "Ci davano per spacciati ma ce l’abbiamo fatta. Anche se resta un po’ di rammarico per il finale"

"Montelupo, è una salvezza piena d’orgoglio"

"Montelupo, è una salvezza piena d’orgoglio"

Obiettivo centrato e stavolta senza dover ricorrere ai play-out come successo lo scorso anno. Stiamo parlando del Montelupo, che anche nella stagione 2023-24 sarà ai nastri di partenza del campionato di Promozione. "Ho più volte ripetuto ai ragazzi di non sminuire quanto fatto perché è stato ottenuto in un campionato molto più difficile ed equilibrato dello scorso anno – spiega mister Andrea Lucchesi – Basti pensare che è retrocesso il Quarrata, finalista play-off nella passata stagione e sono andate ai play-out squadre come Calenzano e Dicomano, che hanno fatto campagne acquisti importanti. Quindi dobbiamo essere orgogliosi di questo risultato, anche perché molti addetti ai lavori a inizio anno ci davano per spacciati".

Ottavo posto con 30 punti, frutto di 8 vittorie e 6 pareggi in 24 gare, è il bilancio complessivo degli amaranto che hanno alternato grandi soddisfazioni a momenti di difficoltà come le 4 sconfitte di fila con cui hanno chiuso la stagione. "Resta un po’ di rammarico per come abbiamo finito, ma il calendario non era facile sebbene venissimo da un ottimo periodo – prosegue il tecnico montelupino – Credo che la partita sparti-acque sia stata quella interna contro l’Affrico, persa per un gol irregolare dopo che l’avevamo preparata benissimo ed approcciata ottimamente. Quel ko ha infatti poi pesato sul morale della squadra nelle successive tre partite. Ci siamo comunque tolti delle belle soddisfazioni battendo almeno una volta le big Affrico, Lanciotto e Antella senza subire gol. Proprio il 2-0 esterno inflitto all’andata all’Affrico è stata secondo me la nostra miglior partita sia per il momento, noi venivamo da due ko e loro erano ampiamente primi, sia per la capacità dei ragazzi di tradurre in campo quanto provato in allenamento".

Lucchesi vede quella partita come il punto di svolta: "Fu una vittoria meritata e che ci dette consapevolezza perché ottenuta contro la squadra, per valori individuali, più attrezzata – insiste il tecnico – Ma non voglio dimenticare nemmeno le ultime partite in casa con Grassina, Lanciotto e Affrico in cui la squadra ha dimostrato di essere cresciuta sia da un punto di vista di personalità, che sotto il profilo del gioco e dell’approccio alla partita, ottenendo meno di quanto il campo ha mostrato". Un risultato ottenuto per altro dando ampio spazio a tanti giovani che rappresentano il futuro del club del presidente Alberto De Luca.

"Con la Rignanese, poi retrocessa, eravamo la squadra più giovane del campionato – conferma Lucchesi – tanto che oltre alle tre quote obbligatorie abbiamo sempre fatto giocare due o tre ragazzi nati nel 2001. Età media molto bassa che è stata forse uno dei fattori per cui in cinque partite abbiamo subito gol pesanti negli ultimi minuti, perdendo punti preziosi. Un aspetto in cui però i ragazzi possono migliorare con il lavoro e l’esperienza. Al contrario siamo cresciuti molto nel fatto di riuscire a prendere punti anche in modo diverso, attraverso la sofferenza e la disponibilità e non solo tramite il gioco. Questo è stato possibile grazie anche al bel gruppo che si è creato, dentro e fuori dal campo, e alla disponibilità dei ragazzi, nonostante abbiamo lavorato su aspetti diversi e giocato anche con moduli differenti rispetto al passato".

Simone Cioni