SIMONE CIONI
Sport

L’EMPOLI È FUORI DALLA COPPA. Saporiti fa sognare con un gol al 12’. Il Genoa rimonta con Frendrup. Poi si impone e chiude la partita 3-1

L’undici di Pagliuca gioca comunque con coraggio, cercando di impostare da dietro e rischiando molto. Adesso è imperativo limitare gli ‘sbandamenti’, a partire da domenica prossima contro la Carrarese .

L’undici di Pagliuca gioca comunque con coraggio, cercando di impostare da dietro e rischiando molto. Adesso è imperativo limitare gli ‘sbandamenti’, a partire da domenica prossima contro la Carrarese .

L’undici di Pagliuca gioca comunque con coraggio, cercando di impostare da dietro e rischiando molto. Adesso è imperativo limitare gli ‘sbandamenti’, a partire da domenica prossima contro la Carrarese .

GENOVASaporiti illude gli azzurri, poi alla lunga esce la maggior qualità del Genoa, che riceve dalla panchina le risorse necessarie per rimontare e chiudere il conto. Al di là del risultato e della conseguente eliminazione dalla Coppa Italia, il brutto ko di Pescara esigeva un’immediata risposta da parte dell’Empoli e a Marassi è in parte arrivata. Almeno per un tempo, contro un avversario di categoria superiore, la squadra di Pagliuca ha infatti giocato con il giusto atteggiamento, aggressiva e propositiva. Semmai ancora una volta si sono evidenziate le ormai classiche disattenzioni difensive, che sono costate care. Pagliuca cambia otto undicesimi della formazione di domenica scorsa (non convocati Fulignati, Lovato, Curto, Ghion, Elia e Ceesay) confermando solo Franco Carboni largo a sinistra, Ebuehi scalato però a braccetto di destra in difesa e Popov nel ruolo di centravanti. La sorpresa è Moruzzi, mancino naturale, a destra, mentre dietro al talentino ucraino giostra la coppia Ilie-Saporiti. Proprio quest’ultimo, nato a Genova e alla prima apparizione ufficiale in azzurro dopo l’infortunio in estate, sblocca la partita con una astuta punizione dal limite dell’area che al 12’ sorprende Leali, complice anche una barriera genoana non perfettamente posizionata. Immediata, però, la replica del Grifone, che impiega appena tre minuti per pareggiare, sfruttando con Frendrup un errore di posizione di Ebuehi. L’Empoli gioca comunque con coraggio, cercando di impostare da dietro, pur rischiando grosso in più di un’occasione. Buona anche l’immediata riaggressione una volta persa palla, soprattutto nella trequarti offensiva, aspetto che porta all’occasione sprecata da Saporiti al 18’, mentre al 32’ è Guarino a mancare di poco di testa il bersaglio grosso sugli sviluppi di un corner. Empoli che in fase difensiva soffre però la mobilità di Valentin Carboni e Gronbaek, che vanno tre volte vicini al bersaglio grosso. Quello azzurro è però un tipo di gioco dispendioso dal punto di vista fisico e, infatti, alla lunga la squadra di Pagliuca perde intensità nella pressione e nella ripresa il Genoa può amministrare con più tranquillità il possesso, non rischiando mai di fatto di subire gol. Rete, che invece il team di Vieira trova poco dopo l’intervallo con un colpo di testa di Marcandalli in anticipo su un disattento Franco Carboni, dopo una sponda del neo entrato Venturino. I cambi fanno il resto con i padroni di casa che alzano l’intensità e la qualità del proprio gioco. L’Empoli almeno non esce dalla partita come successo a Pescara ma non riesce più a rendersi pericoloso dalle parti di Leali e quasi allo scadere incassa anche il terzo gol rossoblù: Perisan respinge centralmente una botta dalla distanza di Stanciu, Guarino svirgola il rilancio e Thorsby appoggia di testa per Ekhator, che deve solo spingere il pallone in porta. L’Empoli è tornato in carreggiata, ora però c’è da continuare a tenere la barra dritta limitando gli ‘sbandamenti’, a partire da domenica prossima contro la Carrarese.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su