La quota salvezza intorno a 30 punti Ma l’Empoli non può fare calcoli

La rimonta del Crotone nel 2016-17 insegna: anche 10 lunghezze di vantaggio possono non bastare

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di Tommaso Carmignani

Sono ragionamenti, questi, che di solito si fanno intorno alla fine del girone di andata. Quanti punti servono per salvarsi? Dirlo alla quindicesima di campionato non è mai semplice, ma se andiamo a fare un paragone con lo scorso anno ci accorgiamo che il rendimento nel fondo classifica è molto e simile e che quindi anche l’annata in corso potrebbe consentire di salvarsi con poco più di 30 punti. Se fosse confermato vorrebbe dire che l’Empoli, fermo a quota 17 dopo la vittoria ottenuta contro la Cremonese, sarebbe già abbondantemente oltre la metà dell’opera, ma il passato insegna che quando si parla di salvezza non è mai consigliabile festeggiare prima del tempo. Ne sanno qualcosa i dirigenti azzurri, che nella stagione 201617 videro la squadra retrocedere nonostante gli 11 punti di vantaggio sul Crotone a gennaio.

Oggi la formazione di Zanetti ne ha 10 di margine sulla zona rossa, ma per il calcolo della quota conviene guardare soprattutto alle ultime tre. La Cremonese, terz’ultima, ha 7 punti in classifica, seguita dalla Samp a 6 e dal Verona a 5. La media dei grigiorossi è di 0,46 punti a partita, che se confermata fino alla fine li porterebbe a concludere la stagione a 17.

Impensabile che accada, ma il fatto che nei bassifondi si vada così piano indica che la quota potrebbe non essere così alta. Proviamo a fare un paragone. La Salernitana, alla quindicesima giornata dello scorso campionato, aveva 8 punti e si salvò arrivando a quota 31. Vuol dire che nelle 23 gare restanti tenne una media di un punto a partita. Se anche Cremonese, Samp e Verona riuscissero a fare altrettanto arriverebbero al massimo intorno a quota 30. Ma se almeno una di queste si rendesse protagonista di una super rimonta, riuscendo magari a portare la media nella seconda parte di stagione a 1,2 o 1,3 punti a partita allora la quota potrebbe alzarsi fino a 33-35 punti, in linea con la stragrande maggioranza dei campionati di serie A a 20 squadre dell’era recente. Venendo quindi all’Empoli, la sensazione è che la squadra di Zanetti possa dirsi tranquilla ma non tranquillissima.

I 17 punti in classifica equivalgono a una media di 1,13 punti a partita, che se confermata fino alla fine porterebbe la squadra a chiudere la stagione con 42 punti. Un bottino del genere sarebbe certamente sufficiente a conquistare la salvezza, ma andare avanti così fino alla 38esima potrebbe non essere così semplice. La sensazione, quindi, è che per essere ragionevolmente certi di farcela servano almeno un’altra ventina di punti nelle 23 gare che restano. Questo perché al di là delle ultime tre della classifica ci sono avversarie come Spezia e Lecce che sembrano in grado di tenere un passo più che sufficiente a consentirgli di superare quota 30. E se anche una delle tre in fondo si mettesse a correre sul serio le carte potrebbero rimescolarsi. Del resto lo abbiamo visto quasi sempre anche negli ultimi anni: squadre che sembrano spacciate improvvisamente si rianimano e cominciano a correre. L’Empoli dovrà essere bravo, forte del vantaggio accumulato, a farlo più forte.