TOMMASO CARMIGNANI
Sport

"Il segreto? Credere nell’impresa" Empoli-Inter, Zanetti ci riprova

Al Castellani all’ora di pranzo arrivano i nerazzurri e l’obiettivo è replicare il miracolo dell’andata. Il tecnico: "Dobbiamo essere i primi a volerlo, ma se non siamo convinti può finire molto male".

di Tommaso Carmignani

Il segreto è crederci, come aveva fatto l’Empoli all’andata e contrariamente a quanto visto col Napoli. Mister Zanetti prende a esempio queste due partite per fotografare la sfida di oggi pomeriggio contro l’Inter. Un lunch match dal sapore speciale, perché mette gli azzurri davanti ad uno di quegli avversari che sulla carta sembrano impossibili da battere, ma contro cui, negli anni, qualche soddisfazione è arrivata. La gara giocata a San Siro lo scorso gennaio pareva uno di quei match impossibili anche solo da pensare, ma grazie a un gol di Baldanzi a metà ripresa l’Empoli fu in grado di giocare un brutto scherzo alla compagine di Simone Inzaghi. Ripetere quell’impresa non sarà facile, ma l’Inter è una squadra strana. I nerazzurri sono semifinalisti di Champions ed hanno appena dimostrato di poter arrivare fino in fondo, ma sono anche quella stessa squadra che in campionato ha perso quattro delle ultime cinque partite, di cui tre in casa.

Cosa aspettarsi quindi dalla sfida di oggi? Le scorie della Champions potrebbero in qualche modo condizionare gli ospiti, ma ha ragione Zanetti quando parla di una squadra in cui una a caso delle riserve di Inzaghi sarebbe titolare nell’Empoli. La differenza è insomma ampia e l’Inter, sulle ali dell’entusiasmo per il risultato appena ottenuto in Europa, potrebbe risultare un avversario difficile da battere. "Non mi fido di tutti gli aspetti che potrebbero togliere qualcosa ai nostri avversari – dice il tecnico Zanetti – ma mi fido della mia squadra. Dobbiamo restare concentrati su noi stessi, sarebbe inutile star qui ad elencare i meriti dell’Inter. Ci sono giocatori, senza far nomi, che qui sarebbero titolari e li non fanno neanche un minuto. Ora contano i risultati e noi dobbiamo arrivarci attraverso i dettagli".

Il tecnico fa probabilmente riferimento ad Asllani, che oggi potrebbe essere titolare. Ma fare risultato non è un’impresa impossibile: basta crederci. "Affrontiamo una semifinalista di Champions e questa è già una grande motivazione. Noi abbiamo perso un po’ di sicurezze dopo la sconfitta col Napoli: queste gare sono interessanti, ma sono anche pericolose. Se non ci si crede poi diventa difficile. Abbiamo fatto punti a San Siro, ma ci ricordiamo anche la sfida con la capolista dove sembrava che fossimo noi i primi a non crederci. In queste gare è fondamentale crederci, altrimenti non si fanno imprese". Difficile capire che tipo di gara dovrà fare l’Empoli, ma anche su questo Zanetti ha le idee chiare. "Dobbiamo essere camaleontici e non suonare sempre lo stesso spartito. A volte si cambia sistema, a volte atteggiamento. A Cremona volevamo fare un certo tipo di gara, ma l’episodio in avvio l’ha cambiata. L’Inter è una squadra diversa: produce, crossa e tira più degli altri, quindi dovremo essere bravi a saper affrontare le difficoltà che il match ci metterà di fronte". Il tecnico si sofferma anche su Caputo, finito al centro di qualche critica. "Ciccio non è un ragazzino, ma è uno che ha fatto tanti gol e che sa farsi scivolare addosso le critiche. È giusto prendersele quando le cose non vanno bene, ma nascono dall’amore di un popolo che lo ha adottato e gli vuole bene. Lui è il primo ad aspettarsi tanto da se stesso, ma se andassi in guerra lo vorrei in prima fila. E con lui sono pronto a morirci".