
Come riportato nel comunicato ufficiale diramato dalla Lega Serie A in seguito all’ultima assemblea, le società del massimo campionato hanno chiesto con urgenza un incontro con il Presidente del Consiglio Mario Draghi, con il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti e con il Sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali per trovare una soluzione atta a coprire il danno da 1,2 miliardi di euro subito nelle ultime due stagioni con l’assenza totale del pubblico dovuta alla pandemia. In particolare, i club chiederanno di poter contare nel 2021-22 sui loro supporters dagli spalti, ovviamente nel rispetto dei protocolli sanitari, anche in virtù del passaporto vaccinale.
"Credo che si tratti di una richiesta legittima – esordisce l’amministratore delegato dell’Empoli, Francesco Ghelfi – perché il mondo del calcio è in crisi. Checché se ne pensi gli unici che non ne hanno risentito sono i calciatori, perché i contratti sono stati toccati in maniera limitata alla precedente stagione, un mese di stipendio nel nostro caso, ed in quella appena conclusa non c’è stata la possibilità di intavolare una discussione con l’AIC, quindi le uniche agevolazioni ricevute sono state relative alla rateizzazione di parte dei contributi. So benissimo che la persona comune ritiene immorali gli stipendi dei calciatori, ma i salari che paghiamo noi non lo sono e tuttavia oggi l’AIC ha una forza contrattuale tale da tenere tutti in scacco".
"Per nostra fortuna – ha proseguito – veniamo da due anni di Serie B, ma i costi sono comunque aumentati per prevenzione e sanificazione e cresceranno ancora con la promozione. Nel mentre non abbiamo ancora ricevuto l’erogazione del credito che ci era stato promesso e si parla di un pubblico limitato al 25% della capienza degli impianti con i vaccini in corso di distribuzione: per questo ritengo che la protesta sia legittima e rappresenti un grido di allarme di fronte all’ennesimo taglio dei ricavi. Basti pensare alle difficoltà di Inter e Juventus, figuriamoci chi ha meno possibilità".
"Il sistema non funziona – conclude Ghelfi – e credo che le società siano disponibili persino ad una serrata qualora non si dovesse riuscire ad ottenere qualcosa, bloccando il campionato. Chiaramente ne dovremo parlare con cautela alla luce dei contratti di sponsor e licenziatari, ma temo che un passo del genere possa davvero rappresentare per i club l’ultima spiaggia".
Marco Fontanelli