NICCOLO' PISTOLESI
Sport

Empoli, trasferta cruciale a Monza: evitare passi falsi per la salvezza

L'Empoli affronta il Monza in una trasferta decisiva per la salvezza, evitando errori del passato.

Per l’Empoli, la trasferta di domenica prossima a. Monza è tutto tranne che una formalità

Per l’Empoli, la trasferta di domenica prossima a. Monza è tutto tranne che una formalità

di Niccolò Pistolesi

Guai a pensare che sia una sfida semplice. Guai a credere che sia una partita già scritta, solo perché l’avversario non ha più nulla da chiedere al campionato. La trasferta dell’Empoli all’U-Power Stadium arriva in un momento cruciale, uno di quelli in cui ogni dettaglio conta, in cui la testa vale quanto le gambe, se non di più. E proprio in queste occasioni, il pericolo più grande è quello di illudersi. Di pensare che basti poco. Che il peggio sia già alle spalle. Per l’Empoli, la trasferta di Monza è tutto tranne che una formalità. Perché il calcio, si sa, non perdona chi abbassa la guardia. E i precedenti, in casa azzurra, parlano chiaro: c’è poco da stare tranquilli. Il Monza è già salvo, è vero. Ma proprio per questo può giocare libero da pressioni, come ha dimostrato nell’ultima giornata con la vittoria per 1-2 in casa dell’Udinese. Un segnale inequivocabile: chi non ha più obiettivi può comunque fare male, eccome.

Empoli sa bene cosa significa farsi sorprendere da chi sembrava già condannato. Lo sa dalla stagione 2003-2004, quando alla penultima giornata andò ad Ancona, fanalino di coda con una retrocessione già scritta da tempo. Servivano punti pesanti, e invece arrivò una sconfitta che lasciò ferite profonde. L’Ancona chiuse quella stagione con appena 13 punti, ma tra quei pochi, tre li prese proprio contro un Empoli che, a conti fatti, retrocesse al 17° posto. Una lezione amara. Ma il ricordo forse più doloroso è più recente, stagione 2016-2017. L’Empoli sembrava già salvo, forte di un margine rassicurante – ben 11 punti di vantaggio sulla zona rossa alla 21ª giornata. Poi, un crollo verticale. E il punto più basso, il più beffardo, arriva all’ultima giornata: sconfitta per 2-1 contro il Palermo, già retrocesso, e addio Serie A. Un harakiri tecnico, mentale, emotivo. Un’altra occasione gettata al vento contro un avversario che, sulla carta, non aveva più motivazioni.

È per questo che la gara col Monza non può e non deve essere approcciata con leggerezza. La squadra di D’Aversa dovrà mettere in campo la stessa intensità, la stessa fame e lucidità viste nella vittoria contro il Parma. Non basta creare occasioni, bisogna sfruttarle. Non basta difendere, bisogna saper soffrire. E soprattutto, testa fredda: niente frenesia, niente calcoli, solo calcio concreto. A Monza ci si gioca tutto. L’errore più grande sarebbe pensare che sia fatta. Perché il passato insegna. E questa volta, l’Empoli ha il dovere di ascoltarlo.

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