SIMONE CIONI
Sport

Empoli, notte fonda a Pescara. Gli azzurri durano appena un tempo. Poi si spenge la luce e precipitano. I padroni di casa calano il poker

Un solo punto nelle ultime tre giornate dopo la vittoria all’esordio con il Padova per la formazione di Pagliuca. Per fortuna arrivano subito altre partite per potersi riscattare: giovedì sedicesimi di finale di Coppa Italia.

Un solo punto nelle ultime tre giornate dopo la vittoria all’esordio con il Padova per la formazione di Pagliuca. Per fortuna arrivano subito altre partite per potersi riscattare: giovedì sedicesimi di finale di Coppa Italia.

Un solo punto nelle ultime tre giornate dopo la vittoria all’esordio con il Padova per la formazione di Pagliuca. Per fortuna arrivano subito altre partite per potersi riscattare: giovedì sedicesimi di finale di Coppa Italia.

di Simone CioniEMPOLISonora [/DATA]batosta per l’Empoli all’Adriatico contro il Pescara dell’ex Vivarini. Eppure stavolta, come chiesto da Pagliuca alla vigilia, l’approccio alla gara era stato buono. Nella prima mezz’ora, infatti, gli azzurri sono aggressivi e recuperano diversi palloni negli ultimi trenta metri. Il problema è che poi non riescono a trasformarne nessuno in vere e proprie occasioni. A parte una deviazione ‘scarica’ sotto misura di Shpendi su assist dalla destra di Ceesay e un sinistro debole e centrale di Ignacchiti, Desplanches compie la sua prima ed unica parata dell’incontro al 90’ su un’invenzione di Elia, che in area si libera bene di due uomini e prova a sorprendere il portiere biancoceleste sul suo palo.

Qualche perplessità stavolta hanno lasciato anche le scelte di Pagliuca, sia iniziali che in corso d’opera. Ebuehi sulla fascia destra, per esempio, non ha pagato e riconfermare Carboni sulla linea difensiva ha tolto probabilmente un po’ di fisicità più avanti. Ma soprattutto è in mezzo al campo in cui Ghion e Ignacchiti hanno sofferto la vigoria e il diverso passo dei centrocampisti abruzzesi e dove, probabilmente, avrebbe fatto comodo un uomo in più. Nella ripresa poi il tecnico di Cecina ha provato ad alzare qualità e presenza offensiva, ma la squadra ha perso equilibrio mancando anche in quelle reazioni di carattere che finora si erano sempre viste, sia a Reggio Emilia in nove contro undici che in casa con lo Spezia una volta andati sotto. Nella ripresa l’Empoli ha fatto pochissimo e, al netto del famoso ‘gol della domenica’ trovato da Oliveri con una sassata imprendibile da trenta metri, gli azzurri sono pian piano usciti letteralmente dalla partita rischiando di prendere un’imbarcata ancora più pesante di quella che si è alla fine materializzata. Non deve stupire, infatti, che il migliore in campo dell’Empoli sia stato Fulignati, autore di almeno cinque interventi decisivi. Una brutta palla persa in mezzo al campo da Ghion in fase di impostazione ha poi portato alla ‘feroce’ ripartenza del Pescara finalizzata dalla doppietta personale di Oliveri (prima di potenza, poi di eleganza). Due schiaffoni nel giro di due minuti da cui la squadra di Pagliuca non si è più ripresa. Il Pescara ha dimostrato di avere più forza, più gamba, più ‘cattiveria’ nell’attaccare gli spazi e se per la prima volta in stagione non è riuscito a segnare, l’Empoli ha invece continuato a concedere troppo in fase difensiva. Sia nell’occasione del 3-0 di Meazzi all’80’, sicuramente caparbio nella propria azione, che in quella del poker in pieno recupero dell’ex Merola, ‘chirurgico’ nel piazzare la parabola mancina, gli azzurri erano in superiorità numerica in zona palla. Anche le prime due reti sono arrivate per altrettanti svarioni.

Prestazione da cui ci sarà quindi molto da imparare per l’Empoli, che non deve però commettere l’errore di mettere in discussione le certezze acquisite fin qui perché il percorso di crescita è appena all’inizio ed è anche, se non soprattutto, da queste batoste che deve prendere slancio. Ignacchiti e compagni dovranno ripartire dalla prima discreta mezz’ora analizzando bene tutto quello che non è andato e poi, per fortuna, arrivano subito altre partite per potersi riscattare lasciare alle spalle le scorie di questa sconfitta, a partire dai sedicesimi di finale di Coppa Italia di giovedì prossimo a Marassi con il Genoa.

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