
Roberto D’aversa, resta comunque sotto contratto con l’Empoli,. poiché. aveva firmato fino al 2026
Il futuro di D’Aversa non sarà a tinte azzurre. Dopo l’amara retrocessione di qualche settimana fa, infatti, l’Empoli ha deciso di voltare pagina puntando tutto sul toscano Guido Pagliuca come nuovo tecnico. L’allenatore abruzzese resta comunque sotto contratto con l’Empoli, aveva firmato fino al 2026, ma potrebbe non rimanere per molto tempo a piedi. Sempre in Serie B, infatti, il Bari lo avrebbe individuato come profilo principale per sostituire Longo. Una strada, comunque, tutt’altro che in discesa per il club pugliese non solo per lo stipendio troppo alto per le casse dei ‘galletti’ di D’Aversa, ma anche per le sue ambiziosi personali (la priorità è la Serie A). Intanto, però, dal proprio profilo social l’ex tecnico di Parma, Sampdoria e Lecce ha voluto salutare tutto l’ambiente azzurro con un messaggio in cui tra le righe si legge anche un appunto a se stesso per essere probabilmente stato troppo ‘aziendalista’. "Pensavo, pensavamo di farcela. Ma non ci siamo riusciti. Le sconfitte e le vittorie nel calcio sono il pane quotidiano. Ma quando retrocedi, anche il miglior pane diventa indigesto – si legge nel post –. Quindi, mi sono serviti alcuni giorni per metabolizzare la mazzata subita dal mio Empoli. I bilanci in rosso servono per essere analizzati e studiati per non ripetere più gli errori e per imparare a non dire troppi sì, senza aggiungere i “però“... Ai tifosi dell’Empoli mando un grazie caloroso e un abbraccio immenso; alla squadra e al Club un affettuoso pensiero per quello che hanno fatto per me, tutti". E poi ne indirizza uno anche alla società.
"Forse sarebbe bastato alzare l’asticella in un preciso momento della stagione per non arrivare a dire, alla fine, che bastava soltanto vincere l’ultima partita per portare a termine il compito con modesta sufficienza – conclude –. Una condizione professionale e dell’animo, questa, che non mi appartiene. Forza Empoli!". D’Aversa rimarrà comunque nelle pagine di storia azzurre per aver portato per la prima volta il club fino alle semifinali di Coppa Italia.
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