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Da Zanetti a Ciccio Caputo fino alla zampata di Piccoli Quante storie in un’annata

Vicario, nonostante il lungo infortunio, è stato un altro dei grandi protagonisti "Ho voluto aspettare il triplice fischio per gioire, poi è iniziata la grande festa". E Baldanzi saluta per il Mondiale Under 20: "Grazie di queste emozioni". .

di Tommaso Carmignani

C’è un allenatore che ha centrato l’obiettivo, un bomber che ha trasformato le lacrime di San Siro in sorrisi di gioia, ma anche un attaccante che dopo una stagione di amarezza e delusioni ha regalato alla sua squadra il gol salvezza. Frammenti di un’annata che si è chiusa con l’ennesima impresa, oppure, per dirla con le parole del presidente Corsi, con l’equivalente di uno scudetto. Da Paolo Zanetti a Ciccio Caputo, passando per Roberto Piccoli. Storie di un Empoli che vince e convince e che anche stavolta, per l’ennesima volta, ha regalato ai suoi tifosi una gioia incredibile.

"Questo gruppo non mi ha mai tradito, ha buttato il cuore oltre l’ostacolo. Siamo stati tutto l’anno lontani dalla zona retrocessione, è giusto che sia finita in questo modo". Paolo Zanetti è al settimo cielo: lui, da una stagione così, aveva veramente tutto da perdere. Arrivava al posto di Andreazzoli dopo un campionato, quello dell’anno scorso, in cui gli azzurri avevano conquistato la salvezza con larghissimo anticipo. E’ stato bravo perché non si è mai snaturato, plasmando il gruppo con la forza delle idee. Ha scelto una strada diversa, ma ha condotto la nave in porto con la stessa tranquillità della stagione passata. E poi c’è Ciccio Caputo, che la società ha voluto con forza riportare a casa a gennaio. Quattro anni fa la retrocessione di San Siro sancì l’addio dalla maglia azzurra, oggi questa salvezza certifica la sua permanenza. L’Empoli lo acquisterà a titolo definitivo e lo trasformerà in uno dei leader per la prossima stagione. Accanto a lui ci sarà Roberto Piccoli, diventato l’uomo della provvidenza nel momento in cui, per segnare il suo primo gol in maglia azzurra, ha scelto proprio quello decisivo per regalare ai suoi la salvezza.

"Il mio gol salvezza? Già dentro di me sentivo qualcosa prima di entrare, poi mi è arrivata la palla decisiva e sono stato bravo a buttarla dentro. Fa parte del calcio avere degli infortuni, ho avuto due problemi abbastanza grossi, sono riuscito a riprendermi e adesso voglio cercare di ritrovare la forma migliore e migliorarmi giorno dopo giorno", sostiene l’attaccante arrivato dall’Atalanta che resterà in prestito ad Empoli anche nella prossima stagione. A margine della salvezza ci sono poi le storie di Vicario e Baldanzi. Il portierone azzurro è uno di quelli che con ogni probabilità saluterà a fine stagione. Il suo lungo infortunio lo ha tenuto fuori per quasi due mesi, ma l’apporto che ha dato alla squadra vale quello di un grande attaccante. "Ho aspettato a gioire, volevo che l’arbitro fischiasse la fine – ha detto – ma poi ci siamo abbracciati tutti quanti". La sua valutazione? Superiore ai 20 milioni di euro, con l’Inter in pole.

Quanto a Baldanzi, quella di lunedì è stata la sua ultima gara stagionale con la maglia dell’Empoli, perché ieri, come da accordi con la Federcalcio, si è unito al ritiro dell’Under 20 per i mondiali di categoria in programma in Argentina da sabato fino all’11 giugno (oltre al fantasista castellano sono stati convocati anche il centrocampista Duccio Degli Innocenti e il difensore Gabriele Guarino) . La speranza della società è quella di trattenerlo anche per la prossima stagione.

"Dispiace lasciarvi adesso nel momento più bello della stagione – ha scritto il numero 35 azzurro sul proprio profilo Instagram – grazie ragazzi delle emozioni che mi avete fatto vivere, il mio primo anno tra i grandi, le mie prime gioie e il nostro grande obbiettivo raggiunto. Grazie di tutto e buon finale di stagione leoni. Siamo stati fenomenali".