
L’andamento delle percentuali di crescita del reddito e della conseguente capacità di spesa è stato molto influenzato dalla pandemia
Empoli, 4 giugno 2025 – Per comprendere meglio gli aumenti, è necessario contestualizzarli: non bisogna dimenticare che si riferiscono di fatto al 2023, a pochi mesi dalla fine dell’emergenza sanitaria e con l’onda lunga delle restrizioni anti-contagio anche sull’economia. Dopo le contrazioni degli anni della pandemia, quindi, era inevitabile un ritorno (seppur graduale) ai livelli precedenti. E se prendessimo in esame per ogni Comune dell’Unione le variazioni percentuali del reddito pro capite su base annua dal 2017 al 2023, si noterebbe effettivamente un trend di crescita anche se in diminuzione. Partendo ad esempio dalla realtà comunale con il reddito pro capite più alto, notiamo che Montelupo ha fatto registrare la crescita reddituale più netta (+6,8) nel 2021 (perché il 2020 aveva portato ad un decremento del 1,8% rispetto al 2019, proprio a causa del Covid) per scendere a +4,9 fra il 2021 ed il 2022. Nel 2020, anche il reddito pro capite a Capraia e Limite è diminuito, facendo registrare un -2% per poi evidenziare un ’rimbalzo’ rispettivamente del 5,8% e del 6,1% nei due successivi anni d’imposta. Fra i primi tre Comuni per reddito, gli effetti negativi maggiori riguardarono a quanto pare Montespertoli: andando a ritroso, si nota una diminuzione del 4,8% del reddito pro capite nel 2020. E diversamente dalle precedenti due realtà, secondo i dati di MEF e Sole 24 Ore la ripresa è stata più lenta: l’aumento del 2021 è stato decisamente contenuto (+1,7%) e solo negli ultimissimi anni le percentuali sono cresciute.
Anche Fucecchio aveva pagato dazio al Covid in maniera impattante: nel 2020 il reddito risulta essere calato di quasi cinque punti percentuali (-4,6%) anche se nel 2022 c’è stata una crescita del 7,9% rispetto al 2021. Situazione più o meno analoga per Cerreto Guidi, che dopo il ’tonfo’ del reddito pro capite (-3,8%) evidenziato cinque anni fa nel primo anno di pandemia, ha evidenziato aumenti superiori ai sette punti percentuali sia nel 2021 sia nel 2022. Singolare il caso di Montaione, che nei sei anni presi in esame in questa analisi ha assistito a segni meno in ben tre annualità: il più consistente è ovviamente riferito al 2020, quando il reddito pro capite scese del 4,5% rispetto all’anno precedente. Ma nel 2017 vi fu un decremento del 3,2% rispetto al 2016 ed anche il 2019 si segnalò per un calo di un punto percentuale in relazione all’annualità precedente. Castelfiorentino e Certaldo sono infine le realtà comunali dall’andamento più lineare, considerando l’impatto più contenuto sul reddito e gli incrementi annui verificatisi in cinque dei sei anni analizzati: a Castello il reddito pro capite ha evidenziato un -0,4% nel 2020, che a Certaldo scende a -0,2%.