Vandali a scuola, istituto nel mirino

Colpi a ripetizione alla Busoni-Vanghetti di Empoli

Vandalismi a scuola (foto Tommaso Gasperini/Germogli)

Vandalismi a scuola (foto Tommaso Gasperini/Germogli)

Empoli, 8 giugno 2018 - Scritte offensive sulla lavagna, aule a soqquadro, la postazione di studio riservata a un alunno disabile sfasciata. E’ il bilancio di un’altra notte di intrusione e danneggiamenti consumatasi ai danni della scuola secondaria di primo grado Busoni-Vanghetti di via Liguria, a Empoli.

«E’ la seconda ‘visita’ in una settimana – spiega la dirigente Grazia Mazzoni –. L’altro giorno, i ladri si erano intrufolati nella stanza dell’infermeria, rovistando tra il materiale per il primo soccorso, niente che possa interessare. Questa notte, invece, si sono introdotti in un’aula, facendo indubbiamente danni». I malintenzionati, ladri o più semplicemente vandali, sono entrati in un locale al pian terreno dopo aver forzato una finestra. Una volta all’interno della classe, hanno messo tutto sottosopra, rovistando in ogni angolo prima di prendere il gesso e scrivere parole offensive sulla lavagna. Non contenti, hanno tentato di aprire la porta della stanza così da avere libero accesso al corridoio e ad altri locali.

«Ogni sera – spiega la dirigente, comprensibilmente scossa e amareggiata – il personale chiude a chiave le porte proprio per motivi di sicurezza». Gli intrusi, a tu per tu con l’impossibilità di aprire quella porta, sono tornati sui loro passi, uscendo da dove erano arrivati, «passando sopra a un banco speciale utilizzato da un ragazzo alle prese con la disabilità e rompendolo. E una volta fuori sono riusciti a raggiungere una finestra del piano superiore». I ladri-vandali sarebbero saliti su di una tettoia così da raggiungere facilmente la finestra al primo piano e da introdursi all’interno della scuola. Una missione compiuta anche se il sistema di allarme prontamente scattato li ha messi in fuga. «Vede, ciò che non riesco a spiegarmi – ammette Mazzoni – è che senso ha prendersela con una scuola. Perché colpire un edificio dove si costruisce il futuro dei giovani? Mi sento di fare un appello a tutti coloro che sono a vario titolo coinvolti: impariamo ad avere cura delle scuole, a considerarle preziose, perché lo sono».

Maggiore protezione è l’auspicio. «Nei mesi scorsi – ricorda ancora la dirigente – abbiamo subito cinque intrusioni in una settimana. E’ stato installato il sistema di allarme. L’amministrazione comunale ha sempre dimostrato impegno e sensibilità nell’aiutarci, tant’è che sta valutando il potenziamento dell’impianto antifurto. Saranno controllate le finestre. C’è e ci deve essere attenzione». Intanto ieri gli studenti hanno svolto lezione altrove, mentre i carabinieri svolgevano le loro indagini.