EMPOLI
Sul comodino in camera da letto c’è il peluche di Nemo, il suo cartone animato preferito. Sul comò la settimana enigmistica e tante fotografie, quelle dei momenti belli condivisi con gli amici. "Finalmente una casa che posso chiamare mia, con arredi che non sanno di ospedale. Una casa luminosa, che affaccia sul verde e che mi rende la vita molto più semplice. E’ la mia opportunità di crescita, di riscatto. Finalmente mi stacco dalla famiglia. Dopotutto 34 anni è l’età giusta per l’indipendenza". Da un mese Agnese Pugliese ha le chiavi di un alloggio suo. Un appartamento domotico e accessibile alle persone con disabilità. Al primo piano dell’edificio di piazza XXIV Luglio, la Smart Home è abitata dalla giovane disabile di Genova, affetta da spina bifida, una condizione che sin dalla nascita la costringe sulla sedia a rotelle. "La consegna delle chiavi è stata emozionante - racconta - Anche se è un progetto temporaneo, che andrà a concludersi a marzo, mi metto alla prova. Devo riuscire a cavarmela da sola. E sta andando bene anche se sulle faccende domestiche chiedo consigli ai miei".
Un soggiorno-cucina e due camere, accessibili per mezzo di un ascensore, un contesto all’insegna della tecnologia più evoluta. Le funzioni (come accendere o spegnere le luci) sono gestite tramite una App dal cellulare, con comandi sia digitali che vocali. I pensili della cucina si abbassano all’occorrenza, le finestre sono automatizzate. I locali sono stati progettati e arredati da aziende del territorio, per consentire autonomia e comfort. La Smart Home è realizzata su progetto dell’associazione Vorrei Prendere il Treno Ets di Iacopo Melio, cofinanziato dalla Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa, con le risorse (circa 65mila euro) del Pnrr. Il comune ha concesso i locali, un bando è servito a stilare una graduatoria: Agnese è la prima a inaugurare la casa domotica, lascerà poi spazio ad altri candidati. "E’ un progetto pilota - spiega il presidente dell’associazione, Carlo Tempesti - Qui facciamo inclusione senza isolamento. E’ un grande spazio di democrazia". Intanto l’inquilina prende confidenza con la città. "La mia zona preferita è Piazza dei Leoni. Ma anche piazza della Vittoria. Stasera c’è la notte bianca, ci andrò sicuramente". Impegnata in un tirocinio come responsabile del servizio clienti di una start up - lavoro che svolge dalla sua nuova casa-ufficio - la giovane educatrice, laureata in pedagogia, è in cerca di un impiego stabile e lancia un appello. "Non ho l’abilitazione all’insegnamento ma mi piacerebbe lavorare nell’ambito educativo, a contatto con i ragazzi, anche in segreteria. Sarebbe un buon modo per integrarmi".
Ylenia Cecchetti