
Un dono di cristalli Trovato in una vigna "sasso" pieno di magia
La foto scattata e condivisa sui social ha lasciato tutti a bocca aperta. Appassionati e non, davanti all’incredibile ricchezza che nasconde e custodisce la nostra terra, è impossibile non stupirsi. E non smette mai di farlo Michele Colella. Non è la prima volta che il suo occhio esperto "cattura" conchiglie, fossili, reperti e materiali geologici ed è successo di nuovo.
Stavolta l’anziano residente a Castelfiorentino, impegnato nei lavori di costruzione di una vigna, si è imbattuto in un sasso del tutto particolare. Chili di magia allo stato puro. Provando a spaccarlo, con un solo colpo, "l’uovo" si è perfettamente diviso a metà. La sorpresa di Pasqua non si è fatta attendere: al suo interno un mondo di luce e cristallo che riporta indietro nel tempo, a migliaia di anni fa.
Uno scrigno brillante che ha subito incuriosito i social: un geode, forse calcite, o probabilmente quarzo. Che sia un minerale ricercato o una pietra diffusa nel sottosuolo e nelle cavità rocciose, sta di fatto che il pezzo rinvenuto nelle campagne della Valdelsa potrebbe presto essere donato all’amministrazione comunale in modo tale da renderlo fruibile, insieme ad altre collezioni, alla collettività.
Il Comune di Castelfiorentino - come ha confermato il vise sindaco Claudia Centi senza anticipare troppo - si sta già muovendo per trovare uno spazio idoneo all’esposizione dei tanti reperti che, non di rado, la terra in quelle zone riporta in superficie. Sarebbe una collezione inedita per Castelfiorentino che ad oggi come reperti più antichi di grande valore ha i piatti restaurati nel fondo antico della biblioteca Vallesiana. La valutazione la lasciamo agli esperti, ma quel che è certo è che la recente scoperta di Colella ha dell’incredibile e sarebbe bellissimo se potesse essere condivisa con la comunità castellana. Il piano c’è, burocrazia permettendo.
Ylenia Cecchetti