Trema anche la filiera agricola della Valdelsa Cia Toscana: "Quanto è emerso è inquietante"

Il presidente Orlandini: "Temiamo per le nostre coltivazioni di ortaggi. Danni incalcolabili"

Cosa c’è realmente sotto la 429? Quanti veleni la ’ndrangheta è riuscita a nascondere e a impastare nel rilevato di strada del lotto 5 delle nuova arteria viaria che attraversa la Valdelsa? Lo smaltimento illecito dei rifiuti tossici delle concerie di Santa Croce quanto danno hanno prodotto all’ambiente? Sono tutte domande che, in base a quanto emerso dalle indagini dell’inchiesta dei carabinieri e Dda di Firenze, si stanno facendo i tanti agricoltori della Valdelsa. A raccogliere timori, dubbi e preoccupazione è la Confederazione italiana agricoltori area Toscana Centro. "Saremmo dispiaciuti se a rimetterci da questo illecito fossero gli agricoltori confinanti alla strada, specie per l’inquinamento delle acque - dice Sandro Orlandini, presidente degli agricoltori della Cia Toscana Centro - Dovremo vedere cosa emergerà più avanti relativamente ai fatti". Orlandini spiega che "in quell’area ci sono molte coltivazioni di ortaggi, non vogliamo generare allarmismo ma quanto emerso è inquietante".

In particolare gli agricoltori della Cia della zona dell’Empolese Valdelsa temono per il materiale "Keu" che sarebbe finito - circa 8.000 tonnellate - sotto la nuova strada regionale 429 della Valdelsa nei tratti costruiti in rilevato stradale. Il "Keu" sono le ceneri di risulta dei rifiuti conciari e sono altamente inquinanti. Per la Dda sarebbero stati miscelati con altri materiali e riutilizzati in attività edilizie."Gli agricoltori della zona manifestano grande preoccupazione - sottolinea il presidente Orlandini - Mi contattano quotidianamente esprimendomi anche amarezza. Gli agricoltori della Valdelsa puntano molto sulla filiera corta e anche l’insinuarsi di dubbi sulla qualità delle loro produzioni diventano un danno per la categoria" oltre ai potenziali rischi sanitari. La nuova strada è costeggiata da molti terreni agricoli con colture di varie estensioni. Durante i lavori di realizzazione del lotto che va da Brusciana a Dogana sono stati eseguiti anche interventi di miglioramento delle strade vicinali per agevolare gli accessi dei proprietari ai loro appezzamenti.

Il lotto 5, dei tre tratti commissariati nel 2014 e affidati all’ingegner Alessandro Annunziati, era il più ’complicato’ da portare a termine, per il fatto che comprende un cavalcaferrovia e alcune opere accessorie come un impianto di sollevamento idraulico per consentire di mettere in maggiore sicurezza l’area limitrofa alla cassa d’espansione di Madonna della Tosse.