"Tante attività potrebbero scomparire, la politica faccia in fretta"

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Il tempo è scaduto, servono aiuti. Lo dice senza giri di parole Fabio Bianchi, presidente di Cna Empolese Valdelsa. Il messaggio è rivolto soprattutto alla politica romana. "Il governo non ci ha aiutati, da inizio luglio i costi dell’energia sono triplicati e la situazione rischia di diventare sempre più drammatica ogni giorno che passa". Le conseguenze peggiori rischiano di ricadere sulle piccole e medie imprese. "Sono circa il 90% dell’intero sistema italiano – sottolinea Bianchi –. In questo momento la politica deve dare delle risposte forti. Noi siamo l’ultima ruota del carro, eppure se ci fermiamo noi, si ferma tutta l’Italia".

Sul territorio i primi a rilanciare l’allarme sul caro bollette sono state le categorie delle attività commerciali, Confesercenti in testa, con la stima che un’attività su dieci rischia di chiudere. "Se rapportato alle piccole e medie imprese il conto rischia di essere perfino peggiore", sottolinea il presidente di Cna Empolese Valdelsa. Le aziende che finora hanno risentito di più dell’aumento dei costi? " Vetrerie, pasticcerie, carrozzerie e tutte le altre attività ad alto consumo di energia. Senza un intervento forte e immediato da parte del governo in molte rischiano di scomparire".